Bando: Decreto del Direttore del Dipartimento Rep. n. 16 del 17/02/2023 - Albo Ufficiale d'Ateneo n. 138 del 21/02/2023 - Scadenza 08/03/2023
A tale convegno, il Prof. Silvio Simani, ha presentato un lavoro scientifico prodotto in collaborazione coi colleghi dell’area Civile e Meccanica, Proff. Stefano Alvisi e Mauro Venturini, che illustra l’impiego metodologie di controllo fuzzy applicate a sistemi di conversione energetica da fonti rinnovabili, quali installazioni eoliche e impianti idrorelettrici. Tali strategie di regolazione, progettate usando tecniche di Teoria dei Controlli e di Intelligenza Artificiale, sono in grado di migliorare l’efficienza ed il rendimento di questi sistemi di generazione elettrica, favorendo così la sostenibilità delle soluzioni proposte in questo importante settore delle energie da fonti rinnovabili.
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Nello specifico, la giornata dal titolo “L’alluminio nell’automobile: la storia incontra il futuro” vuole rappresentare un momento di approfondimento dedicato ai materiali, in particolare metalli, impiegati nel settore dell’automotive e alle innovazioni prodotte dall’introduzione e dall’impiego di materiali sempre più leggeri e performanti, come le leghe di alluminio.
Non mancheranno, inoltre, approfondimenti legati al mondo dell’auto elettrica, un cambiamento epocale che sta tracciando una profonda revisione delle applicazioni delle leghe leggere nelle autovetture e un ulteriore percorso di innovazione. In questo contesto, oltre al fattore alleggerimento, l’impiego delle leghe di alluminio potrà assicurare riduzione di costi di assemblaggio, ottima conducibilità e smaltimento del calore, completo riciclaggio, resistenza a corrosione e minori costi di manutenzione.
La Giornata di Studio vuole essere anche un ricordo dell’Ing. Giorgio Valentini, progettista di vetture da competizione fin dal1948, indipendente, eclettico ed innovativo, già vicepresidente del Centro di Studio AIM - Metalli Leggeri.
La location individuata per l’evento è l’Aula 1 della Cattedrale del Polo Scientifico Tecnologico di Ferrara.
L'evento è gratuito e aperto a tutti gli interessati previa registrazione attraverso la compilazione del modulo allegato alla locandina e il successivo invio alla Segreteria AIM, oppure attraverso il form online disponibile al seguente link: https://www.metallurgia-italiana.net/manifestazione.php?id=720&idc=1 entro il 13 maggio 2022.
Per info sul programma e per le modalità di partecipazione, si rimanda alla locandina dell’evento. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente ai docenti Prof. Gian Luca Garagnani e Prof. Mattia Merlin.
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I corsi di Laurea Magistrale che verranno illustrati sono i seguenti:
La giornata durerà dalle 11 alle 16.30, partendo in aula e seguendo i programmi riportati sotto:
Aula 4: Ingegneria Civile
Aula 5: Ingegneria Meccanica
Aula 6: Ingegneria dell'Informazione
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Nell'ambito del progetto #BranAmbassador, Rossana Vincenzi, studentessa e laureanda fuori sede, ci racconta il suo percorso di studi in Ingegneria Civile e Ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara.
Perché hai scelto di studiare ingegneria?
Ho scelto di studiare ingegneria per affinità personale con le materie presenti nel corso di studio e perché ero certa che una preparazione come quella offerta da discipline come questa, mi avrebbe agevolata non solo nell’ingresso del mondo del lavoro, ma anche nella possibilità di scegliere il lavoro che avrei voluto fare.
Perché hai scelto ingegneria a Ferrara?
Ho scelto Ferrara per diversi motivi: in primo luogo perché alcuni miei amici e famigliari mi hanno parlato molto bene dell’Ateneo Ferrarese; in secondo luogo perché mi sono innamorata della città. Inoltre, quando sono venuta a Ferrara la prima volta, per fare il test d’ingresso, ho scoperto che anche il Dipartimento era proprio a misura di studente, le classi, gli spazi per studiare, le biblioteche, la mensa, il giardino, tutto l’ambiente era tranquillo e per nulla sovraffollato. “Questo è il posto giusto per studiare e anche per divertirsi” ho pensato. Infine l’ultima motivazione riguarda la didattica: prima di iscrivermi ho fatto qualche ricerca e non ho notato grandi differenze con altri atenei.
Come si è svolta la tua esperienza universitaria/che cosa hai trovato al Dipartimento di Ingegneria?
In generale la mia esperienza universitaria è stata molto positiva. Al dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale di Ferrara, già dalla triennale, complice il fatto che il numero di studenti era adeguato alla struttura e al numero di docenti, ho trovato un gruppo stupendo di “colleghi” che poi sono diventati amici. In pratica entravo al DE alle 8.30 e uscivo alle 19.00, e con me c’erano sempre i miei amici: andavamo a lezione, studiavamo lì, mangiavamo lì, e sempre lì ci confrontavamo e facevamo quattro chiacchiere. Devo dire che ho vissuto il dipartimento a 360 gradi. Al termine della triennale ho deciso di rimanere a Ferrara e completare il percorso di studi con la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile e Ambientale con indirizzo idraulica perché avevo conosciuto quella particolare tematica in un paio di esami della triennale e mi ci sono appassionata. Ho trovato docenti competenti e disponibili, mi sono sentita seguita in tutto il percorso di studi, questo ha favorito molto il mio percorso di formazione.
Quali sono i punti di forza del DE?
Il punto di forza del DE, per quella che è la mia esperienza, è la capacità di garantire “attenzione allo studente”: dato che le aule non sono sovraffollate, seguire le lezioni è molto più semplice e c’è sempre un’interazione tra docenti e studenti, chiarimenti o approfondimenti non tardano ad arrivare; questo ti aiuta molto non solo nella preparazione degli esami ma anche nell’individuare quella che è la tua “vocazione”. La conseguenza di tutto ciò è che capisci molto presto non solo cosa ti piace davvero fare, ma anche come raggiungere i tuoi obiettivi professionali.
Un consiglio che daresti ad un neodiplomato che deve decidere dove studiare Ingegneria?
Il mio consiglio è quello di valutare bene, oltre alla didattica, anche l’ambiente di studio. Ci sono realtà che possono risultare più attrattive per via della “fama”, ci vengono presentate come “grandi atenei” e quindi è normale che creino più interesse, spesso però si tratta di realtà che poi risultano molto dispersive; il mio suggerimento, quindi, è quello di tenere fortemente in considerazione anche realtà più a misura di studente, che sappiano aggiungere ad una didattica in linea con quella degli altri atenei quell’attenzione che in ambienti molto più frequentati diventa difficile da garantire.
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