Resoconti delle esperienze all'estero

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Le esperienze degli studenti che hanno partecipato a progetti di internazionalizzazione, gli aspetti didattici e della vita quotidiana

Tesi all'estero

L'esperienza di Francesca Guiducci: tesi (LM) In IHMC sede: Pensacola - Florida - US

USflag Tesi all' IHMC

sede: Pensacola - Florida

Studentessa: Francesca Guiducci

Corso di laurea: LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione

Durante il mio percorso di laurea magistrale ho avuto l’opportunità di trascorrere 5 mesi negli Stati Uniti (ottobre 2013 - marzo 2014), lavorando come tirocinante per lo sviluppo del progetto di laurea presso il Florida Institute for Human Machine and Cognition (IHMC), nella sede di Pensacola, nell’estremo nord della Florida.

  • Cosa fare prima di partire:
    Dopo un breve colloquio conoscitivo e dopo aver ricevuto conferma della mia idoneità, sono stata contattata dal centro di ricerca per ricevere indicazioni riguardanti tutti i documenti necessari per svolgere il tirocinio all’estero. Ho dovuto innanzitutto fornire una copia del mio passaporto, pagare l’assicurazione medica e compilare alcuni moduli necessari per richiedere il visto di tipo J-1, tra cui ad esempio il dettagliato modulo DS-160 contenente tutte le informazioni riguardanti il tirocinante. Dopo aver ricevuto a casa il modulo DS-2019, che deve essere compilato e spedito dall’istituto ospitante, ho potuto prenotare online un appuntamento presso una delle quattro ambasciate americane in Italia (io ho scelto Milano). Dopo pochi giorni, ho potuto finalmente ritirare il mio passaporto con visto annesso, pronto per essere utilizzato. Non si può certo dire che l’iter burocratico sia stato facile e veloce, ma con un po’ di pazienza e organizzazione tutto è andato per il meglio! Indicazioni sui visti per gli Stati Uniti si trovano a questo link: https://it.usembassy.gov/it/visti/.
  • Livello di conoscenza della lingua necessario:
    In base alla mia esperienza, non è necessario possedere una conoscenza dell'inglese come un madrelingua per svolgere un tirocinio negli Stati Uniti. Il mio livello prima della partenza era indicativamente un B2, che mi ha permesso di comunicare in maniera soddisfacente con colleghi e conoscenti (poi diventati amici).
    Consiglio: i telefilm in lingua inglese sono un ottimo metodo per allenarsi a comprendere meglio la lingua parlata, che spesso risulta essere l’aspetto più difficile per gli studenti stranieri.
  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?
    Il mio responsabile, nonché capo della divisione in cui sono stata inserita, mi ha inserita nel team di lavoro ed è stato sempre a disposizione durante tutto il periodo per chiarimenti o domande. Quotidianamente ho lavorato fianco a fianco con i colleghi del centro di ricerca, in un bellissimo ambiente di scambio e collaborazione. Settimanalmente, il gruppo di lavoro si è riunito, spesso telefonicamente, per fare il punto della situazione sul lavoro svolto e fissare obiettivi futuri. Per quanto riguarda la stesura della tesi, che è consistita nel documentare in maniera approfondita il lavoro svolto durante il tirocinio, sono stata costantemente seguita dall’Italia dal mio relatore Prof. Cesare Stefanelli e dal Dott. Alessandro Morelli.
  • La quotidianità oltre lo studio. Come ti sei trovata nella vita di tutti i giorni?
    Benissimo! Io avevo sempre e solo vissuto in casa con i miei genitori e dovermi arrangiare in tutto e per tutto, dal trovare un appartamento a fare la spesa settimanale, è stato a dir poco elettrizzante. Ho avuto la fortuna di trovare colleghi e coinquiline estremamente disponibili, che mi hanno supportata (e sopportata!) durante tutto il periodo. Sono stata sicuramente aiutata dal compenso erogato dal centro di ricerca che mi ha permesso di pagare l’affitto, concedermi qualche weekend di vacanza per esplorare gli Stati Uniti, e addirittura mettere da parte qualche soldo, il tutto senza dover gravare sul reddito dei miei genitori.
  • Lo consigli perchè?
    Il mio giudizio sull’esperienza è assolutamente positivo. Uno stimolante ambiente di lavoro fortemente orientato alla ricerca e un piacevole clima hanno reso il mio soggiorno un’esperienza unica ed estremamente formativa sotto tantissimi punti di vista. Certo, non posso negare ci siano stati periodi di stress (a volte mi sono ritrovata il sabato in ufficio a finire del lavoro urgente), ma sicuramente ne è valsa la pena e ho imparato moltissimo. Consiglierei questa esperienza a chi vuole mettersi in gioco, sperimentare, e rendersi conto che c’è un mondo la fuori che aspetta di essere vissuto!

L'esperienza di Giulio Grillanda: tesi (LM) In Trulia Inc. sede: San Francisco - California - US

USflag Tesi in Trulia Inc

sede: San Francisco California

Studente: Giulio Grillanda

Corso di laurea: LM Ingegneria Informatica e dell' Automazione

Da novembre 2013 a Marzo 2014 ha trascorso circa 5 mesi a San Francisco, in California, lavorando come tirocinante per svolgere il progetto di tesi per Trulia Inc., un’azienda a forte carattere innovativo con sede proprio al centro di San Francisco.

  • Cosa fare prima di partire:

Dopo un breve colloquio con l’azienda per verificare la mia idoneità al tirocinio, raggiunto un accordo di massima, è entrata in gioco la parte meno divertente di quest’ esperienza: le procedure burocratiche per il visto.
Prima di tutto è sicuramente necessario fare o rifare un passaporto, se non se ne possiede già uno o se questo è scaduto, poi è iniziata la fase più lunga, quella volta all’ottenimento del visto J-1, che indica lo stato di studente non immigrante e che ha durata massima di un anno.

Per ottenere un visto di tipo J-1, l’azienda nel mio caso ha dovuto trovare uno sponsor (http://www.internationalexchangecenter.org/) e inserirmi in un programma chiamato Exchange Visitor Program. Per essere ammesso, ho dovuto sostenere un altro colloquio in cui è stato stabilito che la mia conoscenza della lingua inglese era adeguata, e soprattutto ho dovuto provvedere una serie di documenti attestanti il mio stato di studente e il certificato di laurea triennale.

Poiché negli USA il sistema sanitario funziona diversamente dal nostro, è importante anche  stipulare un’assicurazione che copra tutta la durata della permanenza all’estero; nel mio caso fortunatamente Trulia Inc. ha pensato a tutto, trovando e pagando per la mia assicurazione.
Una volta concluse le procedure, mi è stato spedito a casa un modulo chiamato DS-2019, e con questo ho potuto recarmi in un consolato americano e ottenere infine la stampa del visto J-1 sul mio passaporto. Con passaporto e modulo DS-2019, dopo circa 3 mesi dall’inizio di queste procedure, ero finalmente pronto per partire!

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

l mio livello di inglese era all’incirca un B2 prima di partire, ma non ho mai fatto esami quali TOEFL o simili. La maggior parte delle mie conoscenze derivavano dall’aver sempre guardato telefilm in lingua originale (il più delle volte sottotitolati in inglese) e sicuramente dall’ averlo sempre studiato abbastanza costantemente. Per affrontare al meglio quest’esperienza credo sia conveniente avere un buon livello di inglese, anche se non è necessario parlarlo fluentemente fin da subito ovviamente. Con tempo, esercizio e pazienza dopo 2-3 mesi si nota un miglioramento notevole.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Durante il lavoro di tirocinio sono stato seguito dai compagni di team in maniera più specifica sulla parte tecnica. A Trulia Inc., nel reparto di ingegneria informatica, si usa un sistema di realizzazione del software tale che il codice di ognuno viene sempre condiviso, discusso e poi eventualmente approvato prima di andare live. Ritengo che questo sia un metodo incredibilmente utile per imparare tantissimo dagli altri, stabilire un metodo di lavoro comune ed evitare molti errori, ma penso che allo stesso tempo sia necessario avere la giusta personalità per accettare e sapere rivolgere critiche. Ogni settimana, inoltre, avevo un colloquio di circa 10-15 minuti con una persona che si assicurava che avessi tutto il necessario, che la mia esperienza fosse soddisfacente e che il mio lavoro non diventasse troppo noioso. Infine in fase di scrittura della tesi sono stato seguito dal Prof. Cesare Stefanelli mio relatore e da uno dei suoi collaboratori, Ing. Mauro Tortonesi.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come ti sei trovato nella vita di tutti i giorni:

La vita di tutti i giorni mi è piaciuta moltissimo. Sicuramente una delle paure più grandi prima di partire riguardava la qualità del cibo che avrei trovato, anche considerando quanto ero abituato bene con la cucina ferrarese. Ho però realizzato fin da subito che in realtà essendo San Francisco una grande città ed estremamente internazionale, il livello della cucina non era affatto male. Ho avuto modo di sperimentare (e apprezzare!) cucine di ogni tipo: giapponese, indiana, cinese, thailandese, messicana, vietnamita, filippina e così via. I fast food esistono, ma sono quasi implicitamente banditi.

San Francisco poi in generale è una città bellissima, con tantissime attrazioni e cose da fare. Grazie ai tanti e grandissimi parchi (il Golden Gate Park è secondo in grandezza solo a Central Park di New York) e ai 3 lati della città che danno sull’oceano, si possono fare bellissimi percorsi ciclistici, provare il surf, visitare acquari, musei, l’isola di Alcatraz, degustare vino californiano, andare a vedere squadre fortissime e spettacolari di NBA, MLB, NFL e NHL, e molto altro.

Lo spirito di Trulia Inc., in particolare, rende la vita di tutti i giorni assolutamente entusiasmante, grazie a un ambiente di lavoro super stimolante, sempre positivo e pieno di iniziative interessanti.

  • Lo consigli perchè?

Senza dubbio si è trattato di un’esperienza incredibile e indimenticabile per tanti motivi e che mi sento di consigliare a chiunque abbia grande voglia di mettersi in gioco, di imparare tantissime cose nuove in poco tempo e non abbia paura di potersi ritrovare a dover affrontare problemi da solo a 18 ore di aereo da casa. Viceversa, non la ritengo un’esperienza adatta a chi non fosse estremamente motivato per una scelta di questo tipo.

S.Francisco

L'esperienza di Riccardo Bianchi: tesi (LM) presso l' Università di Purdue sede: Lafayette - Indiana - U.S

USflag Tesi all'Università di Purdue

sede: Lafayette Indiana

Studente: Riccardo Bianchi

Corso di laurea: LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione

Dal 15 Settembre 2014 al 19 Marzo 2015 ha svolto il progetto di tesi di laurea magistrale presso il Dipartimento di Agricultural and Biological Engineering dell'Università di Purdue .

  • Cosa fare prima di partire:

Per poter svolgere un periodo di studio negli Stati Uniti è necessario munirsi di un visto prima di partire. Nel mio caso l’università ospitante mi ha fornito tutte le indicazioni sul come procedere, e più che una procedura complessa è stata lunga. Dal momento dell’accettazione all’università a quello in cui mi è stato rilasciato il visto sono passati circa due mesi.

Al link ci si fa un idea del visto di tipo J1 e dei requisiti per ottenerlo: https://it.usembassy.gov/it/visti/

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Personalmente il mio livello di inglese era un B1 prima di partire, quindi non elevato. A mio parere non conta molto il livello con cui si parte ma solo la voglia che ognuno ha di mettersi in gioco e di imparare.

All’inizio si sarà sempre un po’ in difficoltà nel capire le parole ma una volta fatto l’orecchio è tutto in discesa. Le università americane sono piene di studenti internazionali, forse ci sono più studenti internazionali che americani, quindi sono molto ben organizzate con corsi di inglese per aiutare l’integrazione.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Per quanto riguarda il lato italiano, il mio relatore è stato il professor Ruggeri che ha dimostrato estrema disponibilità durante il mio soggiorno negli Stati Uniti, venendo anche in visita nel laboratorio e dandomi utili consigli in varie telefonate via web.

Il professore americano con cui ho svolto la tesi è stato sempre molto disponibile, aperto a confronti e lo stesso lo sono stati i suoi dottorandi, dandomi spesso consigli sull’oggetto del mio lavoro.

  • La quotidianità oltre lo studio:

La quotidianità negli Stati Uniti è molto diversa da quella italiana, giustamente si parla di un altro continente, ma a me è piaciuta molto. Mi ha molto colpito la gentilezza e la disponibilità degli americani nel relazionarsi con le persone.Inoltre i campus americani sono sempre pieni di interessanti iniziative per riempire i momenti vuoti della giornata, bisogna solo cercare il club che più si avvicina ai propri interessi.

  • Lo consigli perchè?

A mio parere, un periodo di studio all’estero dovrebbe essere messo d’obbligo, quindi lo consiglio fortemente. Gli Stati Uniti sono molto diversi dall’ Italia quindi se si viene con lo spirito di adattamento giusto, accettando la loro cultura e non pensando che tutto ciò che è italiano è migliore, si scoprono molti lati positivi della società americana.

L'esperienza di Alessandra Petrocchi: tesi (LM) presso KU di Leuven, sede: Belgio

belgio Tesi a KU LEUVEN

sede: Leuven- Belgio

Studentessa: Alessandra Petrocchi

Corso di laurea: LM Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

Tesi di laurea svolta presso la Katholieke Universiteit di Leuven

  • Cosa fare prima di partire:

Se si ha intenzione di svolgere un periodo di studio all’estero la prima cosa da fare e’ collegarsi al sito dell’ufficio “Mobilita’ e Didattica Internazionale” e vedere quali sono i bandi disponibili per poter partire sotto il cappello di ERASMUS+, ERASMUS PLACEMENT,etc… In questo sito si troveranno poi tutte le indicazioni burocratiche da dover avere prima, durante e dopo il periodo trascorso all’estero.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Dipende dal paese in cui si e’ scelto di andare e se si e’ scelto di fare la tesi o di sostenere esami. Nel mio caso non e’ stato necessario avere un altissimo livello di inglese.  Consiglio comunque di informarsi sul sito dell’ateneo estero scelto per accettarsi sul livello di lingua richiesto.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

La mia esperienza all’Universita’ Cattolica di Lovanio e’ stata molto positiva. Quando si arriva in un ateneo straniero e’ molto importante essere accolti bene e devo dire che nel mio caso e’ stato cosi’. In particolare la Professoressa Dominique Schreurs e il Dott. Gustavo Avolio sono stati disponibili dandomi sempre consigli utili e indispensabili; inoltre sono stata sempre supportata e seguita dal mio relatore italiano, Professor Antonio Raffo, e dal Dott. Gianni Bosi.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come ti sei trovata nella vita di tutti i giorni:

Mi sono trovata bene, certo quando si arriva in un paese straniero ci si imbatte in cultura, lingua, tradizioni e abitudini diverse quindi all’inizio e’ normale sentirisi spaesati, mai però a disagio, poi ci si abitua e si apprezzano ancora di piu’ le novità e le nuove fasi esperenziali.

  • Lo consigli perchè?

Consiglierei questa destinazione e da me scelta e percorsa perche’ offre molto sia a livello didattico sia a livello umano. E’ stata ed è tuttora, dato che ho scelto di tornare, un’esperienza formativa e di vita molto positiva, impegnativa ma al contempo importante sia nell'immediato che per il futuro professionale. 

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L'esperienza di Pietro Saltarelli: tesi presso Tallinn University of Technology, sede: Tallinn, Estonia

estonia.jpg Tesi presso Tallinn University of Technology

sede: Tallinn, Estonia

Studente: Pietro Saltarelli

Corso di laurea: LM Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

Tesi di laurea svolta presso la Tallinn University of Technology

  • Cosa fare prima di partire:

Se interessati ad una tesi all'estero, prima di partire è bene parlare con diversi professori, sentire le loro proposte e come esse si integrano con i diversi bandi. Io ho poi scelto l'opportunità più concreta al momento della scelta. Secondo me è bene non essere troppo rigidi con l'argomento della tesi, se si mette impegno ci si appassiona in ogni caso.

Consiglio vivamente Tallinn, a prima vista meno blasonata di altre mete, ma estremamente viva ed internazionale.

Se interessati ad una tesi all'estero, prima di partire è bene parlare con diversi professori, sentire le loro proposte e come esse si integrano con i diversi bandi. Io ho poi scelto l'opportunità più concreta al momento della scelta. Secondo me è bene non essere troppo rigidi con l'argomento della tesi, sesi mette impegno ci si appassiona in ogni caso.Consiglio vivamente Tallinn, a prima vista meno blasonata di altre mete, ma estremamente viva ed internazionale.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Non essendo un paese anglosassone, ed essendovi gente da ovunque, in Estonia ho trovato tante persone che parlavano un Inglese migliore del mio, e tante che parlavano un Inglese peggiore. Con un B2 si è più che tranquilli (livello richiesto per l'application).

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Il gruppo con cui ho lavorato era composto da ottime persone, ed in generale nel mio dipartimento (Computer Engineering) ho trovato tutti molto disponibili, e sempre pronti a dare una mano.

L'ambiente è decisamente aperto e rilassato. Ovviamente l'inizio non è facile, loro non sanno cosa sai, e tu non sai cosa fanno, ma dopo un mese tutto era a posto, anche se è inutile nascondere che sia il momento più difficile.

  • La quotidianità oltre lo studio.Come ti sei trovato nella vita di tutti i giorni:

Sono stato 5 mesi nell'ostello messo a disposizione dall'università per gli studenti in scambio. Lo rifarei. Non si ha molta privacy, ma si condivide tutto, si conoscono facilmente un sacco di persone, e si trova sempre qualcuno con cui fare qualcosa. Tallinn è in un'ottima posizione per fare molti viaggi interessanti, e sicuramente è facile trovare compagni di gita in una tale sistemazione.

  • Lo consigli perchè?

L'Estonia è un paese che cresce in fretta e vuole crescere in fretta, distanziandosi dai retaggi dell'occupazione Sovietica. Lo consiglio per la spinta che ha verso l'internazionalizzazione,richiamando studenti da ovunque. La prova di questa volontà è l'utilizzo globale dell'Inglese, con il quale si può vivere tranquillamente. Guardando anche gli aspetti venali, è una destinazione che

consente un'esperienza Erasmus senza necessità di spesa enorme, essendo il costo della vita più abbordabile: i soldi non sono la cosa più importante, ma purtroppo contano. Forse gli Estoni non sono le persone più estroverse del mondo, ma sono molto piacevoli una volta presa confidenza, e comunque, come già detto più volte, è pieno di persone da ovunque (ci sono altre tre o quattro università oltre la TTU.

L'esperienza di Davide Bordigoni: tesi presso l'Universidade do Minho - Portogallo

portogallo Tesi all' Universidade do Minho, Guimaraes

 sede: Guimaraes

Studente: Davide Bordigoni

Corso di laurea: LM Ingegneria Civile

  • Cosa fare prima di partire:

Le prima operazione da eseguire è la scelta della destinazione sul sito web http://studiare.unife.it seguendo le iscrizioni riportate in modo molto chiaro dall’Ufficio Mobilità. Una volta uscite le graduatorie si dovranno compilare i Learning Agreement di entrambe le università assicurandosi che gli esami o il lavoro di ricerca venga riconosciuto dall’Università di appartenenza. E’ sempre necessario consultare la pagina dell’Università ospitante per capire quali documenti compilare.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Anche se l’Università ospitante non richiede un determinato livello di conoscenza è consigliabile conseguire un B1 in inglese e almeno un A2 per la lingua locale nel caso l’esperienza preveda il conseguimento di esami.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Durante il mio lavoro di tesi ho collaborato costantemente con uno studente PhD e circa ogni settimana o due ho avuto dei meeting con due professori per discutere dei risultati ottenuti e gli obiettivi da raggiungere nel futuro.

Durante l’esperienze in laboratorio sono stato inoltre seguito dai tecnici responsabili.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

Guimaraes è una città molto piccola perciò la posizione della casa non ha influenzato le amicizie che ho stretto. Prima o poi si conoscono tutti e si crea un grande gruppo di Erasmus. Dal punto di vista degli eventi è una città attiva e l’associazione ESN (Erasmus Student Network ) aiuta gli studenti a stringere amicizie e a visitare i posti limitrofi. Inoltre il Portogallo risulta una meta economicamente fattibile per studenti provenienti dall’Italia.

  • Lo consigli perchè?

Il giudizio sull’esperienza è sicuramente positivo, sia per il lavoro universitario svolto che per l’accrescimento culturale conseguito.

Lo consiglio perchè  è essenziale scambiare opinioni e idee con culture diverse che arricchiscono il proprio patrimonio culturale che è possibile spendere per leggere la vita in modo più oggettivo. E’ un’esperienza che fa maturare moltissimo.

L'esperienza di Mattia Colombo: tesi presso l'Universidade do Minho - Portogallo

portogallo Tesi all' Universidade do Minho, Guimaraes

 sede: Guimaraes

Studente: Mattia Colombo

Corso di laurea: LM Ingegneria Civile

  • Cosa fare prima di partire:

Come prima cosa consultate il sito dell’Ufficio Mobilità dell’Università di Ferrara, dove sono spiegati i passaggi e le procedure da fare prima, durante e dopo il vostro soggiorno. Inoltre consultate il sito dell’Università ospitante per capire come organizzare al meglio il vostro piano di studi: corsi, aule, orari, sessioni d’esame. Se invece il vostro obiettivo è una tesi all’estero prendete contatto con il Prof. Relatore estero.

È altresì importante prendere conoscenza della zona: mezzi di trasporto, abbonamenti, agevolazioni studentesche e chiaramente non da ultimo informatevi sul vostro alloggio. Finché potete, sfruttate internet da casa, perché le prima fasi sono sempre quelle in cui ci si trova più spaesati ed è molto utile saper già dove e cosa cercare. Non dimenticate di ricavare un po’ di tempo per ripassare o studiare la lingua del paese in cui andrete, o quantomeno l’inglese!

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Se non è esplicitamente richiesto dalla facoltà ospitante, a mio avviso è necessario almeno un B2 nella comprensione scritta e parlata; il parlato migliora con l’esperienza quindi non abbiate paura di buttarvi.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Trattandosi di una tesi in azienda autogestione è la parola chiave. Nella prima parte di questo tipo di lavoro naturalmente si è seguiti e introdotti alle attività di laboratorio e di ricerca, successivamente il lavoro tocca a voi sotto tutti i punti di vista, organizzativo e decisionale.

  • La quotidianità oltre lo studio.Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

Una volta trovata la casa il più è fatto!

La vita all’estero è sempre piena di novità e impegni e, anche in una piccola città come Guimarães, capirete che le ore non bastano mai. La comunicazione non è mai scontata e vi ritroverete a imparare lingue che non avete preso in considerazione (come il portoghese!). Se non avete mai vissuto fuori casa scoprirete anche che la propria indipendenza è una gran cosa.

  • Lo consigli perchè?

Si tratta di un’esperienza sicuramente positiva e che ricorderete, chissà, forse con un po’ di nostalgia: conoscere persone nuove, parlare lingue diverse, comprendere nuove culture, assaporare nuove cucine e vedere posti nuovi sono solo alcuni degli aspetti positivi. La crescita personale è sicuramente alla base di questa esperienza e vi ritroverete capaci di fare cose che non pensavate di poter mai fare.

La crescita è sicuramente anche professionale e se siete partiti o intendete farlo è perché di questo ne siete convinti. Comprendere nuovi metodi di lavoro, di ragionamento e di collaborazione è alla base del nostro futuro professionale.

Dalla mia esperienza ho capito che il mondo della ricerca è vastissimo e decisamente interessante, pieno di stimoli e di idee che si possono inseguire e realizzare. Se ci si crede davvero, l’impegno ed il lavoro necessari non vi peseranno così tanto.

A mio parere fare un’esperienza all’estero è anche un’importante opportunità per arricchire il tuo curriculum professionale da presentare alle aziende in Italia e all’estero.

L'esperienza di Elisa Canella: tesi presso Universitat Politècnica de Catalunya di Barcellona - Spagna

spain Tesi all' UPC Universitat Politècnica de Catalunya

sede: Barcellona

Studentessa: Elisa Canella

Corso di laurea: LM Ingegneria Civile

  • Cosa fare prima di partire:

Prima di partire conviene informarsi tempestivamente di tutte le pratiche burocratiche necessarie, poiché spesso le scadenze per presentare questo genere di documentazione possono essere anche di molti mesi prima della data di partenza. Può essere molto utile visitare il sito dell’Università ospitante.

Se non si conosce la città in cui si andrà risulta conveniente cercare alcune informazioni in internet, o provare a contattare tramite social network alcuni italiani che già vivono in quel posto, soprattutto per quanto riguarda l’alloggio. Se però si tratta di grandi città, come nel mio caso, è sempre conveniente venire di persona e alloggiare in ostello, qualche giorno prima dell’inizio dell’Erasmus, per valutare il quartiere, la comodità dei trasporti e l’abitazione.
  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

La lingua indispensabile in ogni occasione è l’inglese, in ambiente universitario in genere con una buona conoscenza dell’inglese si può immediatamente cominciare il proprio studio o lavoro.

Il mio Erasmus si è svolto in Spagna, quindi la lingua del paese ospitante dopo un paio di mesi diventa facile da capire, per parlarla correttamente è necessario un po’ più di tempo e possibilmente un corso per la grammatica.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Sono stata molto seguita durante il lavoro di tesi, ho lavorato con più persone, tra tecnici, studenti, dottorandi e ovviamente il professore tutor del lavoro di ricerca, quindi lo scambio di opinioni è stato frequente ed interessate;  ho anche potuto organizzare e decidere da sola il lavoro da eseguire per il lavoro di ricerca che ho effettuato, potendo sviluppare le mie idee. Il lavoro è stato molto stimolante ed è stato interessante imparare a spiegare in altre lingue concetti complessi.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

In una città come Barcellona credo sia facile trovare la propria dimensione. E’ una città variegata, in cui possono vivere bene persone molto diverse a seconda del quartiere in cui si sceglie di vivere o dei posti che si decide di frequentare. . Si ha inoltre la possibilità di conoscere persone da tutto il mondo e di avere un ottimo scambio culturale, imparando cose che sarebbe difficile conoscere semplicemente guardando le notizie in internet. I mezzi di trasporto sono molto efficienti.

  • Lo consigli perchè?

L’esperienza è estremamente utile, nonché ricca di emozioni. E’ molto interessante conoscere università diverse dalle nostre e persone che vengono da università ancora più differenti. Si imparano molte cose che a casa non si possono imparare; si scopre la possibilità di comunicare anche se non si parla la stessa lingua. Se poi è la prima esperienza lontano da casa, come nel mio caso, si impara a vivere da soli e in maniera assolutamente autonoma e indipendente. Alla fine di questo percorso si impara a credere di più nelle proprie capacità. Mettersi alla prova è sempre molto stimolante.

L'esperienza di Lara Vallin: tesi presso il Research Center Henri Tudor - Lussemburgo

800px-Flag_of_Luxembourg.svg.png Stage al Research Center Henri Tudor

sede: Esch-sur-Alzette Lussemburgo

Studentessa: Lara Vallin

Corso di laurea: LM Ingegneria Civile

Ho avuto l'opportunità di poter trascorrere tre mesi in Lussemburgo, per lavorare in un centro di ricerca pubblico nel settore ambientale.

  • Cosa fare prima di partire:

Ho partecipato al bando Erasmus Epic attraverso la lettera di accettazione da parte di un centro di ricerca pubblico lussemburghese (Research Center Henri Tudor www.tudor.lu) a cui ero stata presentata tramite la Professoressa Verlicchi e sono risultata idonea.

Dalla mia idoneità in poi è stata una corsa alla compilazione di una serie di documenti non tanto per il tirocinio in sè, quanto per la modulistica da compilare per far riconoscere al jobcentre questa attività come tirocinio da inserire nell'area carriera universitaria (e' bene per questo muoversi per tempo).

Qualche mese prima della partenza ho contattato via internet più di qualche affittuario nella zona vicina a dove avrei avuto la sede del lavoro ovvero Esch-sur-Alzette: i prezzi di una sistemazione  del Lussemburgo non sono tra i più economici perciò, visto che questo paese è situato al confine tra Lussemburgo e Francia, ho optato per una camera in un appartamento condiviso in Francia, a pochi chilometri dal luogo di lavoro, che avrei potuto raggiungere tramite un servizio di mezzi pubblici abbastanza buono (tra l'altro la Francia offre anche un sussidio agli stranieri che risiedono per più di due mesi in Francia tramite apposita richiesta)

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Il mio livello di inglese è stato più che sufficiente per muovermi da sola in un nuovo paese: certo il Lussemburgo è un paese multilingue pieno di persone di diversa origine percio', oltre all'inglese che è la lingua ufficiale,ho sfruttato anche i ricordi della lingua francese che avevo dalle superiori, vista anche la mia sistemazione insieme a coinquilini tutti francesi!

Non ho mai avuto nessuna certificazione per quanto riguarda i miei livelli di lingue straniere che parlo tuttavia  il mio inglese tutto sommato allenato per motivi di università e di curiosità personale è bastato. Una volta arrivata, se nei primi giorni sembrava difficile comporre le frasi, dopo alcune settimane avevo acquisito un bel vocabolario legato anche all'ambito di lavoro in cui ero inserita.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

La mia tutor italiana Silvia Venditti, ingegnere per la ricerca e lo sviluppo nel centro in cui ho lavorato, è stata il contatto della mia Professoressa e mi ha aiutato a raccapezzarmi dal senso di disorientamento da cui sono stata colta nei primi giorni: essendo stata la mia prima esperienza all'estero da sola, i primi giorni sono stati continuamente una scoperta, a partire dalla conoscenza dei miei colleghi di lavoro, persone estremamente interessanti con cui è stato bellissimo condividere questa esperienza lavorativa.

Mi ha inserita all'interno di un progetto europeo chiamato NoPills che si occupa di studiare come rimuovere i farmaci dalle acque reflue, raccogliendo dati sperimentali da un impianto pilota posto all'esterno di uno degli ospedali di esch-sur-Alzette.

Inoltre oltre al lavoro teorico sui dati mi ha permesso anche di lavorare a livello pratico nello sviluppo delle analisi chimiche dei reflui sanitari quindi è stata un'esperienza molto intensa e impegnativa sempre sotto la sua supervisione.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come ti sei trovata nella vita di tutti i giorni:

Oltre all'entusiasmante esperienza a livello lavorativo, ho avuto la possibilità di respirare un'atmosfera diversa, in Lussemburgo la seconda comunità più popolosa è proprio quella italiana quindi non è stato difficile trovare altri italiani magari in Lussemburgo da piu' tempo con cui stringere amicizia. Tuttavia tra tedeschi, francesi, portoghesi era una continua sfida a conoscere nuova gente e a migliorare la lingua per esprimersi e farsi capire sempre meglio!

  • Lo consigli perchè?

Mettersi in gioco ti fa scoprire situazioni di altri paesi europei soprattutto nella prospettiva della ricerca di un lavoro dopo la laurea. Senza contare che questa esperienza all'estero è stata anche una vera e propria esperienza di vita per il senso di adattamento che si sviluppa per forza di cose nonostante il mio periodo del mio soggiorno sia stato breve: alla fine tre mesi mi sono proprio volati!

L'esperienza di Alessandro Urso: tesi (LM) presso Delft University of Technology Delft - Paesi Bassi

125px-Flag_of_the_Netherlands.svg.png Tesi alla Delft University of Technology

sede: Delft, Paesi Bassi

Studente: Alessandro Urso

Corso di laurea: LM Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

Da Luglio a Novembre 2015 ha svolto il progetto di tesi di laurea magistrale presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica - gruppo Bioelectronics presso University of Technology di Delft

  • Cosa fare prima di partire:

Visto che l' Olanda è un paese membro della comunità Europea, non c'è bisogno di particolari documenti o visti ecc...

La carta d'identità italiana è valida anche in Olanda, tuttavia avere un passaporto è fortemente consigliato.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Non è necessario un ottima conoscenza dell' inglese. E' comunque essenziale essere in grado di sostenere una conversazione sull' argomento riguardante il vostro tirocinio. La maggior parte dei film in Olanda sono trasmessi in inglese (anche al cinema), ed è anche per questo che gli olandesi sono molto familiari con l' inglese. Quando parlano inglese hanno un accento che all' inizio si fà un po fatica a capire. Niente di allarmante, basta solo abituarsi!!.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Il mio docente referente in Italia mi ha aiutato ad avere tutti i documenti per usufruire del contributo Erasmus. Una volta arrivato al dipartimento di ingegneria di Delft, la segretaria del gruppo di ricerca si è occupata di tutta la procedura per avere la cosidetta campus card (è l'equivalente del Libretto Universitario). La campus card è tutto quello di cui si ha bisogno per essere effettivamente registrati in nell' università. Il mio tutor era il capo del gruppo di ricerca, ed è lui che mi ha supervisionato durante tutto il tirocinio. In pratica, ho avuto un meeting la settimana in cui discutevamo i progressi  fatti rispetto al meeting precedente, i problemi che stavo incontrando, e come pensavo di risolverli. La tesi l' ho scritta quando ero li, ed  ogni volta che finivo un capitolo, il mio tutor lo correggeva dandomi consigli su come scrivere il successivo.

  • La quotidianità oltre lo studio.Come ti sei trovato nella vita di tutti i giorni:

Delft è una città molto simile a Ferrara in cui ci sono tantissimi studenti internazionali, e anche tanti studenti italiani. L' anno accademico inizia il primo Lunedì di Settembre, ed è sempre preceduto da due settimane chiamate "welcome weeks" in cui si dà il benvenuto alle matricole. Dato il gran numero di studenti, trovare un alloggio a Delft non è facile soprattutto appena prima dell' inizio dell' anno accademico.

A complicare il tutto c'è il fatto che alcuni olandesi non accettano studenti internazionali come coinquilini, perchè essendo costretti a parlare inglese nell' università (visto il gran numero di studenti internazionali), quando tornano a casa la sera vogliono parlare la loro lingua. Per fortuna una buona parte degli studenti olandesi sono "open minded", quindi hanno voglia di integrarsi con studenti internazionali per imparare nuove culture e nuovi modi di pensare. Ci sono inoltre diverse associazioni degli studenti, ma solo gli studenti olandesi possono farvi parte. Queste associazioni organizzano party nel campus universitario e nel centro storico durante le welcome weeks.

  • Lo consigli perchè?

Complessivamente il mio giudizio sull' esperienza è assolutamente positivo, Facendo la tesi a Delft, o in generale all' estero, lo studente ha la possibilità di imparare nuove culture e nuovi modi di pensare, e visto che le opportunità lavorative in Olanda sono migliori che in Italia, quest' esperienza può essere l'inizio di una carriera all' estero

L'esperienza di Matteo Fergnani: tesi (LM) presso l' Università di Purdue sede: Lafayette - Indiana - U.S

USflag Tesi all'Università di Purdue

sede: Lafayette Indiana

Studente: Matteo Fergnani

Corso di laurea: LM Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

  • Cosa fare prima di partire:

Rispetto alla mobilità in Europa partecipare ad un progetto negli Stati Uniti comporta una complessità maggiore a livello di documenti necessari per la partenza. Le varie cose da fare, si trovano e sono spiegate in modo dettagliato sul sito del ambasciata.

https://it.usembassy.gov/it/visti/

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Non era necessario nessun certificato di lingua, ma essendo in possesso del TOEFL, l'ho mostrato al professore italiano che mi ha mandato all’ estero e anche al professore americano.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Per le pratiche sono stato abbastanza autosufficiente. Anche se in parte mi hanno aiutato il professore e quelli dell’ufficio mobilità dell’università ospitante per i documenti da preparare. Per la documentazione della tesi invece sono stato molto aiutato dalla nostra manager didattica che mi ha facilitato molte operazioni altrimenti complesse.

  • La quotidianità oltre lo studio:

Abitavo in una zona non proprio vicina al campus principale dell’università, ma vicina al laboratorio dove lavoravo. Comunque il campus è esattamente come nei film, le università in America sono molto ricche e ovviamente ciò si riflette nelle strutture, nella palestra e in quasi tutte le cose.

  • Lo consigli perchè?

E’ un esperienza che consiglio perché ti permette di affrontare nuove realtà e nuove sfide. In particolare si sviluppano capacità che sono utili sia a livello di carriera che a livello di vita in generale. Sono stato in un laboratorio di ricerca quindi ho anche sperimentato come sarebbe la vita da ricercatore universitario, e in un certo senso ciò può aiutare ad ampliare i propri orizzonti e capire cosa si vuole fare “da grandi”. Per il resto stare a contatto con persone totalmente nuove e provenienti da diverse parti del mondo non può che fare bene.

L'esperienza di Federico Poli: tesi (LM Meccanica) In Ntnu sede: Norvegia

1280px-Flag_of_Norway.svg.png Tesi al Ntnu

sede: Trondheim - Norvegia

Studente: Federico Poli

Corso di laurea: LM Ingegneria Meccanica

  • Cosa fare prima di partire

Prima di partire mi sono documentato sulle tematiche che avrei dovuto approfondire all’Ntnu. Grazie al sostegno del mio tutor italiano ho avuto la possibilità di conoscere gli ambiti su cui la mia tesi si sarebbe svolta e i campi di applicazione. Ho preso informazioni sulla vivibilità della città nonché sulle condizioni climatiche in quanto sapevo che il clima della Norvegia sarebbe stato completamente diverso da quello a cui ero abituato.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario

Al liceo avevo conseguito una certificazione. Negli anni ho sempre cercato di mantenere viva la lingua, durante l’estate con viaggi e durante l’inverno con letture e film. Amicizie extra italiane, instaurate negli anni, mi hanno aiutato in questo senso.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Il mio era un progetto sperimentale di tesi. Ho trovato laboratori e strutture tecnologicamente all’avanguardia. Il professore che mi ha seguito, e in particolar modo il mio co-supervisor, si sono rivelati molto disponibili nelle spiegazioni e nelle tecniche di analisi e post-processamento dei dati.

  • La quotidianità oltre lo studio

Trascorrevo la mia giornata per la quasi totalità in dipartimento. Al di fuori di questo vivevo in uno studentato di soli studenti internazionali e qualche sera giocavo a pallavolo con la squadra locale. Ho avuto la fortuna di viaggiare e vedere in alcuni week-end qualche città della Norvegia.

  • Lo consigli perchè?

Perché mi ha fatto crescere. Sotto ogni punto di vista. Ingegneristicamente, perché ho avuto la possibilità di utilizzare tecnologie e laboratori all’avanguardia. Trondheim è tra le città più quotate per l’ingegneria tra tutti i paesi nordici e nel suo campus ci sono una miriade di specializzazioni nelle scienze ingegneristiche. Per la lingua: lavorando in inglese ho migliorato giorno dopo giorno e sono tornato con una dialettica più fluida e un inglese tecnico più ampio. Dal punto di vista umano: l’internazionalità dello studentato in cui ho vissuto mi ha fatto aprire la mente verso una cultura meno settoriale e più tollerante.

L'esperienza di Roberto Fronteddu: tesi (LM) In IHMC sede: Pensacola - Florida - US

USflag Tesi all' IHMC

sede: Pensacola - Florida

Studente: Roberto Fronteddu

Corso di laurea: LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione

Durante il mio percorso di laurea magistrale ho avuto l’opportunità di trascorrere 9 mesi negli Stati Uniti  per sviluppare il progetto di laurea presso il Florida Institute for Human Machine and Cognition (IHMC), nella sede di Pensacola.

  • Cosa fare prima di partire:

Prima di partire è sempre bene consultare il sito web dell'ambasciata del paese dove ci si vuole recare al fine di evitare spiacevoli sorprese. Per quanto riguarda gli alloggi (e non solo), qui in US si utilizza Craiglist. Per quanto riguarda lo svago e il tempo libero io ho raccolto informazioni dai miei colleghi.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Non sono richiesti certificati per la lingua inglese ma è sottintesa un'ottima conoscenza della lingua inglese sia scritta che parlata.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Durante il mio tirocinio sono stato seguito sia da professori e ricercatori del dipartimento di ingegneria di Ferrara che dai miei colleghi ricercatori qui in IHMC. Dal punto di vista amministrativo, la manager didattica ha svolto un lavoro eccellente nell'assistermi in tutti i passi relativi al completamento delle pratiche per la laurea.

  • La quotidianità oltre lo studio.Come ti sei trovato nella vita di tutti i giorni:

Pensacola è una città meravigliosa e gli Americani, specialmente qui al sud sono cordiali e pieni di vita. Non credo mi sarei potuto trovare meglio da qualsiasi altra parte.

  • Lo consigli perchè?

 Una lunga esperienza all'estero è molto formativa sia a livello caratteriale che professionale in quanto permette di entrare in contatto con usi e costumi molto diversi.

L'esperienza di Filippo Poltronieri: tesi (LM) In IHMC sede: Pensacola - Florida - US

USflag Tesi all' IHMC

sede: Pensacola - Florida

Studente: Filippo Poltronieri

Corso di laurea: LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione

  • Cosa fare prima di partire:

Indispensabile, prima di partire per gli Stati Uniti, e’ ottenere un visto. Le procedure per ottenere il visto (di tipo J-1 Exchange Visitor) vengono iniziate dall’istituto ospitante, che vi chiederà’ copia del passaporto e Curriculum Vitae. Inviate queste informazioni all’istituto, il passo successivo e’ ricevere il modulo DS-2019. Questo modulo contiene tutte le informazioni riguardanti il tirocinio, date di inizio e fine programma, fondi stanziati ecc. Ottenuto il DS-2019 è possibile iniziare la procedura per richiedere un appuntamento presso una delle sedi italiane del consolato Americano.

A tal fine, è’ necessario compilare online il modulo DS-160. Compilato il modulo, si può’ richiedere l’appuntamento per il rilascio del visto. Importante e obbligatorio, non ai fini del rilascio del visto, e’ avere un’assicurazione sanitaria che copra tutto il periodo del visto. L’assicurazione deve essere conforme ai requisiti richiesti dallo Stato ospitante per un visto di tipo J-1.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Non sono richiesti certificati specifici. Avere una conoscenza tale da potersi relazionare sia in forma scritta che orale è’ però’ consigliato. Consiglio di dedicare un po’ di tempo allo studio della lingua nei mesi antecedenti la partenza, anche guardando film e telefilm in lingua originale. Dopodichè, arrivati a destinazione, vedrete migliorare il vostro livello di Inglese giorno per giorno.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Durante il lavoro di tirocinio e tesi sono stato seguito sia dal mio responsabile all’interno di IHMC, sia dai Professori Cesare Stefanelli, Mauro Tortonesi  e dall’Ing. Alessandro Morelli dall’Università’ di Ferrara.

  • La quotidianità oltre lo studio:

Pensacola e’ una bella città’ di mare, che offre un ottimo clima anche nei mesi invernali. Le opportunità’ di svago sono molte, vi e’ la possibilità’ di poter praticare numerosi sport e altre attività’ ricreative. All’interno dell’istituto lavorano numerosi ragazzi con cui spesso si organizzano ritrovi nel fine settimana. Un’esperienza di questo tipo e’ inoltre un’ottima occasione per esplorare gli States.

  • Lo consigli perchè?

Consiglio vivamente questa esperienza a chiunque voglia mettersi in gioco e affrontare un periodo di ricerca negli Stati Uniti. La possibilità’ di lavorare all’ interno di un ambiente stimolante, l’ottimo clima e gli amici conosciuti hanno reso questa esperienza importante e indimenticabile.

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L'esperienza di Francesco Restuccia: tesi (LM) all'Università Politecnico di Valencia

Flag_of_Spain.svg.png Tesi presso Universitat politecnica de Valencia DISCA

sede: Valencia, Spagna

Studente: Francesco Restuccia

Corso di laurea: LM Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

Tesi di laurea magistrale svolta presso l' Universitat politecnica de Valencia (DISCA)

  • Cosa fare prima di partire:

Necessario un incontro con l'ufficio mobilita internazionale per coordinate bancarie e ovviamente prendere accordi con il professore che riceverà all'ateneo ospitante per svolgere la tesi.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Nessun certificato di lingua è stato richiesto per partecipare all'esperienza, in generale ho parlato inglese con il mio relatore.

  • Sei stato seguito durante il lavoro di tirocinio e tesi?

Durante il lavoro di tesi sono stato seguito direttamente dal relatore all'ateneo ospitante (Josè Flich). Nella fase di scrittura della tesi e stesura delle slide sono stato molto aiutato dal Prof. Bertozzi (relatore interno) e dall'ing. Marco Balboni. Per le procedure amministrative ho sempre fatto riferimento al manager didattico e all'ufficio mobilita dell'Università di Ferrara.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come ti sei trovato nella vita di tutti i giorni::

La città offre molte opportunità di socializzare all'interno del contesto Erasmus, vengono organizzati molti tandem linguistici e altre iniziative per migliorare la lingua e conoscere nuove persone. Inoltre vengono organizzati molti viaggi nel weekend per visitare i dintorni di Valencia.

L'organizzazione ESN (Erasmus Student Network) è molto attiva sia nell' Universitat politecnica de Valencia (UPV) che nell'Universitat de Valencia (UV).

  • Lo consigli perchè?

 Sicuramente consiglio un periodo Erasmus a Valencia, sia per quanto riguarda lo svolgimento della tesi ma anche per seguire corsi all'estero. La città offre moltissimo sia per apprendere una nuova lingua e cultura ma anche per sviluppare una propria indipendenza.

Nello specifico dello svolgimento della mia tesi, il prof Flich mi ha dato la possibilità di lavorare su un progetto di ricerca molto interessante e stimolante, che mi ha portato a ottenere una forte crescita delle mie conoscenze della materia.

Doppio Titolo

L'esperienza di Andrea Pedevilla: 1 anno all'estero per conseguire il Doppio titolo LM Meccanica e Master presso Cranfield University- UK

UK FLAG Doppio titolo Cranfield University

sede: Cranfield - UK

Studente: Andrea Pedevilla

Corso di laurea: LM Ingegneria Meccanica

  • Cosa fare prima di partire

Informarsi approfonditamente riguardo l’alloggio trovato, appena arrivati avere un posto dove andare è un’ottima ancora di sicurezza. Per questo è importante fare l’iscrizione al corso appena si hanno i risultati del bando e fare richiesta per l’accommodation il prima possibile (gli alloggi nel campus non sono sufficienti per tutti gli studenti dell’università).

  • Livello di conoscenza della lingua necessario

L’università richiede, per essere ammessi al corso di laurea, un livello di conoscenza minimo C1 (o IELTS almeno 6.5). E’ impegnativo da ottenere, ma permette di affrontare i corsi con la giusta sicurezza e di essere pronti fin da subito all’impatto con un mondo che parla una lingua diversa dalla tua, specialmente gli inglesi che hanno una parlata “non scolastica”.

  • Come ho trovato gli esami all'estero

Non più impegnativi di quelli di UNIFE. Sono diversi come gestione dei tempi e come tipologia, sono a volta più simili a dei progetti da preparare. La sufficienza si ottiene con il 50%, ma è anche praticamente impossibile una votazione del 100%. I ritmi sono più serrati, ma la preparazione ottenuta in Italia permette di affrontare tutti gli esami con la giusta confidenza.

  • La quotidianità oltre lo studio

Cranfield è un po’ isolata nel panorama inglese ma questo permette di formare legami più stretti con gli altri ragazzi del campus. Inoltre ci si può spostare nelle vicine città e integrarsi con la comunità, facendo nuove esperienze. Se si ha l’animo un po’ avventuriero, Londra è molto vicina e ben collegata e la si può scoprire in ogni suo angolo. Ci sono molte possibilità per viaggiare in tutte le altre zone dell’Inghilterra e le altre nazioni delle isole britanniche sono davvero vicine in aereo, e scoprire Dublino o Edimburgo è un’esperienza che deve essere fatta assolutamente.

  • Lo consiglio perchè

E’ una bellissima esperienza di vita. Ti mette alla prova e ti fa affrontare la vita da solo in un paese dalla cultura differente dalla nostra e in cui gli aiuti disponibili non sono tanti. Permette di conoscere persone da ogni parte del mondo e di incontrare tutte le culture immaginabili. Si torna dopo un anno diversi, molto più maturi e in grado di apprezzare le fortune che ci circondano. Dal punto di vista formativo è unico, permette di studiare secondo la visione anglosassone, molto diversa dalla nostra. Dà la possibilità di possedere due diversi metodi di approccio. Inoltre permette di utilizzare moltissimi software e strumenti elettronici direttamente in loco. Ultimo, ma non meno importante, è un’esperienza che tutti i datori di lavoro in Italia apprezzano tantissimo: si è molto ricercati nel mercato del lavoro al rientro a casa.

london

L'esperienza di Raffaele Galliera e Mudassar Alì: 1 anno all'estero per conseguire il Doppio titolo LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione e Master alla University of West Florida

Esami all'estero

L'esperienza di Federica Pelli: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus presso IST di Lisbona - Portogallo

portogallo Instituto Superior Técnico (IST) di Lisbona

 sede: Lisbona

Studente: Federica Pelli

Corso di laurea: LT Ingegneria dell'Informazione

  • Cosa fare prima di partire:

Consiglio di leggere con attenzione il bando Erasmus e le Procedure di Mobilità in uscita presenti sul sito dell’università alla sezione “Mobilità e Didattica internazionale”.

Successivamente occorre confrontare i programmi delle materie che potreste sostenere all’estero con quelli delle materie che dovreste fare in Italia e andate dai vostri professori per chiedere se gli esami sono compatibili dal momento che è necessaria la loro approvazione sul modulo corrispondenze affinché possano poi essere convalidati una volta terminato l’Erasmus.

Ottenute le firme dei professori, potete compilare il Learning Agreement da far firmare ai coordinatori italiani e a quelli stranieri, quindi dovrete portarlo con voi all’estero e riconsegnarlo al vostro rientro.

Ultimo passo, ma non per questo meno importante, è quello di iscriversi all’università straniera, facendo attenzione a rispettare la data di scadenza che è indicata sul loro sito.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Per quanto riguarda Lisbona, non è richiesto un livello minimo di conoscenza della lingua, ma ATTENZIONE: al contrario dei corsi delle lauree magistrali, che possono essere in inglese, quelli delle lauree triennali sono tenuti esclusivamente in portoghese. Il mio consiglio quindi è di iniziare già da prima della partenza a studiare un pochino la lingua in modo da non sentirvi proprio spaesati per tutto il primo mese (il corso proposto dall’università inizia solo a metà ottobre).

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

Il metodo d’insegnamento è diverso da quello italiano. A Lisbona preferiscono adottare un metodo più basato su esercitazioni ed esperienze pratiche. Ci sono molti lavori di gruppo e quasi la metà delle ore di lezione si svolgono in laboratorio. È necessario uno studio costante della materia perché oltre alla difficoltà della lingua si devono rispettare le scadenze dei progetti in laboratorio e per alcuni corsi ci sono dei test intermedi e non solo l’esame al termine del semestre. Nel complesso ho dovuto studiare parecchio perché alcuni esami si sono rivelati più difficili del previsto, ma non disperate, i professori valutano tanto anche la partecipazione alle lezioni e sono molto disponibili se avete bisogno di chiarimenti e/o consigli.

  • La quotidianità oltre lo studio. ome mi sono trovata nella vita di tutti i giorni:

Il primo mese è il più duro: iscrizione all’università, ricerca della casa, cercare di non perdersi in una città che non si conosce. Non è facile, ma una volta che vi siete ambientati la strada è tutta in discesa. I giorni passano (anche troppo velocemente) tra studio e divertimento, bisogna solo riuscire a trovare il giusto equilibrio tra questi due aspetti della vita Erasmus. Nei week end potete anche dedicarvi all’esplorazione di Lisbona (molti musei sono gratuiti la domenica) o di altre città più o meno vicine: noleggiate una macchina con alcuni amici e scoprite qualcosa di più sul Portogallo!

  • Lo consigli perchè?

Giudizio decisamente positivo sotto ogni aspetto, nonostante le difficoltà incontrate. Consiglierei a tutti di fare questa esperienza perché, è istruttiva e ti arricchisce sotto molti punti di vista. Vivendo lontano da casa e dalla propria famiglia devi imparare ad arrangiarti, adattarti e cavartela da solo in ogni situazione anche se non sempre è facile. Non bisogna aver paura di buttarsi, di sperimentare, di conoscere: i lati positivi sono molti di più di quelli negativi. E non sto parlando solo di informarsi sulla tradizione e la cultura dello stato in cui vi trovate a fare l’Erasmus; incontrando studenti di altre nazionalità e vivendo con loro entrerete in contatto con realtà diverse da quella italiana e vi verrà ancora più voglia di viaggiare, esplorare e conoscere. E non preoccupatevi se non riuscite a fare tutti gli esami che vi eravate proposti perché al vostro ritorno, vi accorgerete di aver guadagnato tempo e non di averlo perso.

L'esperienza di Filippo Rovigatti: esami sostenuti nell'ambito del progettoErasmus presso IST di Lisbona - Portogallo

portogallo Instituto Superior Técnico (IST) di Lisbona

 sede: Lisbona

Studente: Filippo Rovigatti

Corso di laurea: LT Ingegneria dell'Informazione

  • Cosa fare prima di partire:
Prima della partenza, oltre che prenotare un ostello per avere un posto dove alloggiare i primi giorni, è estremamente necessario che tutta la documentazione sia pronta:
- il documento per il riconoscimento dei crediti firmato dai professori italiani i cui esami verranno svolti all'estero da consegnare al manager didattico prima della partenza,
- learning agreement con le firme dei coordinatori italiani e portoghesi ( ovviamente questo documento deve essere compilato in base alla disponibilità da parte dei professori di riconoscere gli esami ) econtratto erasmus da firmare in mobilità.
  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

A Lisbona non sono richiesti certificati di lingua. Un consiglio: tutti parlano inglese molto meglio di noi, date una ripassata almeno a quello.

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

Gli esami svolti non sono sempre stati facili: i laboratori e le relazioni da consegnare settimanalmente impegnano non poco il vostro tempo, anche perché in Italia le modalità di esame sono diverse e di progetti non se ne fanno molti alla laurea triennale.

  • La quotidianità oltre lo studio:

Nonostante integrarsi in meccanismi nuovi non sempre risulti immediatto, soprattutto ad esempio nel caso di dover affrontare materie e discipline abbastanza complesse in altre lingue, le strutture organizzative portoghesi hanno permesso e facilitato la mia integrazione, a tal punto da permettermi di riuscire a superare gli esami che mi ero proposto di fare alla partenza e allo stesso tempo di vivere e conoscere la mentalità e gli stili di vita di una regione d’ Europa che ha influenzato milioni d' individui. L’aspetto burocratico e ogni cosa da organizzare prima della partenza  rappresentano , a mio avviso, lo scoglio principale da superare: è necessaria motivazione e voglia di vivere un’esperienza della quale non si sa nulla, ma che porterà di per certo ad una maturazione molto significativa dal punto di vista personale e umano.

Durante il soggiorno ho passato molto tempo in facoltà..uscivo di sera,si dormiva molto poco. La città si visitava soprattutto nei week-end .

  • Lo consigli perchè?

 L’erasmus a Lisbona è stata una esperienza che ha dato modo di acquisire nuove competenze sia in ambito universitario che di confronto con studenti provenienti da tutto il mondo a causa della impronta internazionale dello stile di vita condotto in una città attiva e frizzante come Lisbona.

Questa esperienza ha cambiato le mie prospettive per il futuro in termini di favorire una maggiore globalizzazione nel tessuto industriale europeo e ha fatto nascere in me la consapevolezza delle infinite possibilità che possiede l’ Europa se coesa, unita e aperta al dialogo e al confronto tra tutte le sue diverse realtà.

L'esperienza di Tommaso Vincenzi: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus presso University of Aalborg (AAU)

danimarca.jpg Aalborg University (AAU)

sede: Aalborg

Studente: Tommaso Vincenzi

Corso di laurea: LT Ingegneria dell'Informazione

  • Cosa fare prima di partire:

Il mio spassionato consiglio è di spulciare per bene il sito della mobilità, leggendo con molta attenzione il bando e tutte le pagine che riguardano la mobilità in uscita.

Su questo bisogna proprio dirlo i ragazzi dell'Ufficio Mobilità Internazionale hanno fatto davvero un buon lavoro.
Quando si compila la domanda di partecipazione al bando, consiglio di andarsi subito a vedere i programmi delle università straniere in cui si desidera andare.
Fa molto effetto presentare nella propria lettera motivazionale già un piano abbastanza definito di quello che si desidera fare.
E' molto meglio puntare sulla qualità che sulla quantità: meglio non inserire destinazioni a caso solo perchè si muore dalla voglia di partire!
Per noi ingegneri, oltre al percorso Learning Agreement da far firmare ai coordinatori Erasmus del proprio corso di laurea e a quelli del corso ospitante, è necessario anche compilare un documento di "corrispondenza" esami da consegnare al manager didattico prima della partenza,così da sapere quali esami potranno essere sicuramente convalidati al rientro.
E' richiesto infatti di bussare (metaforicamente) alla porta di ogni professore per domandare se il programma che si segue all'estero è 'convertibile' nell'esame qui a Ferrara. E infine per qualsiasi dubbio, quando avete esaurito ogni risorsa possibile, ci si affida all'Ufficio Mobilità. Sono pazienti e danno tutte le informazioni in modo completo!
  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

In tutto il Nord Europa l'inglese non solo è importante ma necessario: nessuna università nordeuropea accetta studenti con un livello di inglese inferiore al B2.In alcune università UK addirittura un C1. Personalmente mi sono trovato benissimo sostenendo lo IELTS, dove un 6.5 è sufficiente per Aalborg. Attenzione però: al terzo anno del percorso danese i corsi sono tutti in inglese, ma se chiedete di fare esami esterni al percorso da loro stabilito, magari appartenente ad anni precedenti, è probabile che lo troviate in danese! E non lo consiglierei nemmeno al mio peggior nemico.

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

In Danimarca hanno un metodo di lavoro diverso da quello italiano.

Si chiama Problem Based Learning (PBL) e indica il fatto che i corsi teorici sono la metà di un semestre, mentre l'altra metà consiste in un progetto di gruppo da portare avanti nei 5 mesi di lavoro. I corsi teorici non sono difficilissimi, ma vanno seguiti con molta costanza e subito al pomeriggio è richiesto di studiare la lezione della giornata, con esercizi e integrazione dal libro. Purtroppo non viene lasciato spazio per un metodo personale di gestione del tempo, poichè nella sessione d'esame gli esami sono tutti in una settimana!

Per il progetto il mio consiglio è quello di trovarsi un gruppo con studenti danesi. Hanno infatti già esperienza in questo campo e se avete voglia di lavorare sapranno apprezzarvi per le vostre capacità, spesso differenti dalle loro.

E poi rompete molto le scatole al vostro supervisore (un professore assegnato ad ogni gruppo) per farvi dare qualche consiglio. La diversità del metodo può rivelarsi una scoperta interessante se colta nel modo giusto.

  • La quotidianità oltre lo studio:

La Danimarca offre molto per quanto riguarda la vita universitaria fuori dalle aule: ad Aalborg è gettonatissima la Studenterhuset (Casa dello studente), che altro non è se non un normalissimo bar/pub molto bello dove ogni settimana ci sono concerti ed eventi sempre diversi.Io mi sono un po' appassionato e mi sono ascoltato qualche concerto new wave e un po' sperimentale, sullo stile nordico tipo Sigur Ros.Poi dentro l'università c'è un gruppo di ragazzi che organizza giri per tutta la Danimarca, ottime occasioni per conoscere altri studenti Erasmus. Molto suggestivo Skagen, la punta della penisola dello Jutland, dove le onde del mar Baltico si infrangono sulle onde del mare del Nord. I danesi sono tutti molto sportivi e troverete fior fiore di associazioni e palestre dove praticare lo sport che più vi piace.

Quanto a vita notturna tutta una strada è dedicata a discopub e durante il fine settimana si anima di giovani e purtroppo anche di vichinghi a due ante non esattamente sobri. Però evitando gli energumeni i posti sono belli e la musica è piacevole. Si passano ottime serate in compagnia a ballare! E poi Tuborg e Carlsberg sono due nomi danesi (le rosse di entrambe queste marche sono parecchio buone nonchè introvabili in Italia).

  • Lo consigli perchè?

Assolutamente consigliato per l'esperienza di crescita e di incontro con altre culture e lingue, che ho trovato la cosa più bella in assoluto.

Un consiglio per godersi appieno l'esperienza: non partite solo per fare l'Erasmus, per quanto sia bellissimo ed entusiasmante è parecchio tosto soprattutto nel primo mese.E' davvero richiesta organizzazione svizzera, testardaggine vichinga e ospitalità italiana sempre e comunque.

Trovare l'appartamento non è uno scherzo ed è meglio farlo prima, se non ci si mette subito sui libri inoltre l'aspetto accademico rischia di essere un disastro e soprattutto è davvero importante saper coniugare allo studio una vita fuori dai libri per non impazzire. Bisogna dunque sentirsi molto pronti a mettersi in gioco e accettare anche qualche rospo da ingoiare. E' un'affascinante avventura in cui lanciarsi, ma come ogni avventura richiede elasticità nel caso di imprevisto e pelo sullo stomaco. Al ritorno però i cambiamenti si vedono e si ha subito voglia di ripartire per nuove mete, che siano le case degli amici stranieri o altri progetti di studio!

L'esperienza di Francesco Caselli: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus presso IST di Lisbona - Portogallo

portogallo Instituto Superior Técnico (IST) di Lisbona

sede: Lisbona

Studente: Francesco Caselli

Corso di laurea: L Ingegneria Meccanica

  • Cosa fare prima di partire:

Prima di partire è necessario compilare diversi moduli, spiegati brevemente nella sezione "mobilità in uscita" nel portale dell'ateneo. Sebbene l'Ufficio mobilità sostenga la chiarezza degli stessi, li ho trovati un po' confusionari; nonostante questo, basta solamente un po di tempo per prendere famigliarità con la documentazione.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Essendo partito con il progetto "Erasmus" e non con quello "plus", che so essere stato riorganizzato, ho riscontrato non poche difficoltà in ambito linguistico.
Dopo essere stato preso per una destinazione, si è scoperto che la stessa richiedeva un livello di inglese molto elevato, e che inoltre era una meta disponibile solo per la laurea magistrale.
Successivamente ho optato per un'altra meta dove non veniva richiesta nessuna certificazione.
In ogni modo, questo aspetto so essere stato approfondito e chiarito dall'Ufficio mobilità, il quale ha provveduto a affiancare a ogni possibile destinazione il corrispondente livello linguistico richiesto.

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

La problematica più gravosa è il fatto che gli esami siano sostenibili una ed una sola volta, perciò un esame insufficiente viene comunque conteggiato. Per ottenere il master è necessario avere una votazione media superiore ad una certa soglia ed un massimo numero di insufficienze (dipendenti dal master).
Altra differenza: certi moduli non prevedono un esame tradizionale ma solamente un progetto/presentazione.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come ho trovato gli esami all’estero:

Per quanto riguarda gli esami sostenuti, non ho riscontrato particolari difficoltà. Consiglio solo a tutti i Professori (per quanto riguarda Ingegneria Meccanica) di essere un po' più flessibili nell'accettare, per validi, uno o più esami non totalmente aderenti a quelli corrispondenti a Ferrara. Un esame presente in un piano carriera di una università estera, anche se lievemente diverso da quello offerto a Ferrara, presenta delle difficoltà aggiuntive non trascurabili, in primo luogo la lingua straniera. Lo scopo di ingegneria non è quello di fare acquisire agli studenti il cosiddetto "problem solving method"? Una leggera differenza in alcuni esami non sarà così significativa.

  • Lo consigli perchè?

L'Erasmus non è solo studio, ma questo ne è la componente fondamentale.
L'esperienza è fantastica, e mi sento di raccomandarla a tutti. Chiaramente ci sono dei momenti di sconforto, soprattutto il primo periodo, durante il quale uno si sente da solo e disperso.
Poco dopo, però, tutto inizia a diventare più semplice, al punto che non si vuole più tornare.
Mi sento di consigliare a tutti gli studenti di non concentrarsi solo sulle mete più blasonate, le uniche speso presentate dai professori, i quali non consigliano le mete meno "prestigiose".
La crescita personale che l'erasmus è in grado di stimolare è difficilmente riscontrabile in altre esperienze, per cui è importante approfittarne, partire e mettersi alla prova.

L'esperienza di Andrea Bagni: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus presso FCT - Universidade Nova di Lisbona - Portogallo

portogallo Faculdade de Ciências e Tecnologia (FCT) di Lisbona

sede: Lisbona

Studente: Andrea Bagni

Corso di laurea: LM Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

  • Cosa fare prima di partire:

Il primo passo, fondamentale per iniziare l’esperienza offerta dal programma Erasmus+, è quello di collegarsi alla pagina www.unife.it e accedere alla sezione dedicata alla “mobilità e didattica internazionale”.

Qui oltre alla presentazione generale del programma, si possono reperire tutte le informazioni utili e necessarie al fine di compilare la documentazione richiesta. Seguendo le procedure suddivise appositamente in “prima di partire”, “durante il soggiorno” e ”dopo il rientro”  la compilazione  della varia documentazione risulta davvero semplice, ma comunque in caso di dubbi l’ufficio della mobilità internazionale è molto veloce a rispondere ed ad aiutare.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Dalla mia università ospitante non era richiesto alcun tipo di requisito linguistico. Prima di partire credevo che il portoghese fosse molto simile allo spagnolo e quindi all’italiano, ma una volta arrivato mi son reso conto che centrava poco o niente. In ogni caso sono presenti corsi di lingua portoghese offerti dall’università, ed inoltre raramente ho incontrato persone all’interno e non dell’università che non parlassero inglese. Anche per questo motivo, sopratutto per i corsi della magistrale, se lo richiedete i professori senza problemi possono tenere le lezioni in inglese.

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

Gli esami sono concepiti in maniera completamente diversa da quelli a cui siamo abituati qui a Ferrara e in generale in Italia. Le lezioni infatti sono per più della metà pratiche, consistenti in laboratori o in progetti di gruppo con cadenza di tre settimane circa e che vengono valutate con la consegna di un progetto o con un test. L’avere una data limite nella quale consegnare un lavoro aiuta ad organizzarsi nel rispettare una scadenza ed ad imparare a gestire al meglio il proprio tempo per riuscire ad incastrare i vari impegni accademici e non.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni::

Calarsi nella nuova situazione, sia dal punto accademico che nella vita quotidiana ( portar i vari documenti nel ufficio mobilità locale, trovar casa, fare i vari abbonamenti dei mezzi pubblici, far spesa ecc) è risultato molto più semplice di quello che pensavo. Questo sopratutto perché le persone del posto sono molto disponibili con chi viene da fuori e pronti ad aiutarti. Una volta capito come conciliare l’università, i vari impegni e la voglia di uscire nella nuova città, Lisbona ha molto da offrire; di giorno è molto bella da visitare e di notte è piena di universitari provenienti da vari paesi e gente giovane in generale con molta voglia di divertirsi.

  • Lo consigli perchè?

Ovviamente è un tipo di esperienza che consiglio vivamente a qualsiasi studente, che abbia voglia di mettersi alla prova e/o di conoscersi più a fondo in situazioni che difficilmente può incontrare nella vita di tutti i giorni. E’ sotto ogni punto di vista un’ occasione di crescita personale, di contatto con nuove persone, culture abitudini, e lingue differenti e quindi visioni di realtà differenti che ti aprono la mente su aspetti normalmente nascosti.

L'esperienza di Matteo Fergnani: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus presso FCT - Universidade Nova di Lisbona - Portogallo

portogalloFaculdade de Ciências e Tecnologia (FCT) di Lisbona

sede: Lisbona

Studente: Matteo Fergnani

Corso di laurea: LM Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

  • Cosa fare prima di partire:

Per il progetto erasmus tutto è molto strutturato e facile da fare. La cosa più difficile è quella di trovare le corrispondenze tra gli esami italiani e gli esami dell’università ospitante. Comunque si può sempre contare sull’ aiuto e disponibilità dell’ufficio mobilità.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Non è richiesta alcuna conoscenza della lingua. Diciamo che però sarebbe utile conoscere un po di inglese per sopravvivere. Il portoghese invece si può imparare sul posto con dei corsi di lingua offerti dall’ università ospitante.

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

Gli esami che ho svolto si riescono a superare con uno studio costante durante tutto il semestre, facendo i parziali ed eventuali progetti richiesti. L’approccio all’ insegnamento è molto diverso, in Italia si propende per un insegnamento più teorico, mentre in Portogallo sono molto più pratici e gli insegnamenti includono una parte di laboratori, progetti e presentazioni.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

Lisbona è una città fantastica che offre molto a studenti erasmus, sia in termini di divertimento che in termini di musei e cose da visitare. La Nova ha la sfortuna di essere un po fuori dal centro, il che può portare a problemi di trasporto e limita la possibilità delle cose da fare.

  • Lo consigli perchè?

 Questa esperienza è assolutamente consigliata.

  • E’ possibile rendersi conto del proprio livello di preparazione rispetto a quello dei coetanei di tutto il mondo, e in più si sperimentano nuovi approcci allo studio.
  • Si migliora l’inglese e nel mio caso si impara anche un’altra lingua.
  • Ti facilita nella ricerca del lavoro dopo la laurea.
  • Ti obbliga a diventare più indipendente. A gestirti da solo in tutto e per tutto.
  • Ti apre la mente verso culture e paesi diverso dal tuo.

L'esperienza di Lorenzo Mingazzi: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus presso Trinity College Dublin - Irlanda

Irlanda Trinity College Dublin

 sede: Dublino

Studente: Lorenzo Mingazzi

Corso di laurea: LM Ingegneria Civile

  • Cosa fare prima di partire:

Informarsi sulle destinazioni erasmus del proprio corso di laurea, andando a selezionare la propria meta (preparando anche possibili alternative nel caso non si ottenga quella desiderata) sia in base alla città di destinazione sia in base ai corsi/materie di studio presenti nell'università ospitante.

E' inoltre molto importante scrivere una lettera motivazionale valida, che faccia capire quanto effettuare un soggiorno erasmus sia uno step importante per la propria formazione universitaria.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Ogni interazione con altre persone deve essere effettuata con la lingua della nazione in cui ci si trova (o al più in inglese), perciò è necessario sapere almeno le basi grammaticali della lingua straniera (o di inglese) per non avere problemi nella vita di tutti i giorni.

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

Per quanto riguarda la mia esperienza, gli esami all'estero erano più semplici da preparare in quanto durante il corso venivano affrontate meno dimostrazioni teoriche ma molti più casi studio, con esercitazioni a cadenza settimanale sugli argomenti trattati. Seguendo le lezioni regolarmente, prepari la gran parte dell'esame in classe con le esercitazioni o attraverso laboratorio. D'altro canto però, tutti gli esami dell'anno accademico erano concentrati in un lasso di tempo di circa 2 settimane (la mia sessione di esami è iniziata il 3/05 ed è finita il 19/05).

  • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovata nella vita di tutti i giorni:

Nella vita di tutti i giorni non ho avuto problemi particolari (a parte avere dei coinquilini che non amavano particolarmente tenere pulita la cucina). La vita di tutti i giorni era più o meno la stessa, di giorno lezione in università e poi la sera si usciva con gli amici per bere qualcosa oppure si stava in casa per finire le relazioni da consegnare nei giorni successivi.

  • Lo consigli perchè?

 E' un'esperienza unica, che difficilmente si riesce a fare dopo l'università, che permette di conoscere realtà accademiche e culturali diverse da quelle a cui siamo abituati.

L'esperienza di Daniele Dal Santo: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus presso UPC - Barcellona

spain Tesi all' UPC Universitat Politècnica de Catalunya

 sede: Barcellona

Studente: Daniele Dal Santo

Corso di Laurea: LM Ingegneria Civile

Periodo ERASMUS: Febbraio – Giugno 2017

  • Cosa fare prima di partire:

Potrà sembrare strano, ma per me il periodo pre-partenza fu il più difficile.

Il primo consiglio che mi sento di dare è di compilare il Learning Agreement il prima possibile perché, se non sarete fortunati come me (l’ufficio Outgoing Mobility rispondeva il giorno stesso o al massimo il giorno seguente), le comunicazioni con gli atenei esteri richiedono a volte molto tempo.

Il secondo consiglio è quello di cercare per tempo l’alloggio, tramite siti internet e Facebook; in modo di arrivare in città già con un tetto sulla testa. Non è semplice, ma neanche impossibile, io ho fatto così. Altrimenti, molti arrivano con una o due settimane d’anticipo rispetto all’inizio delle lezioni, affittano un Airbnb e si mettono alla ricerca della stanza. Ovviamente questa soluzione è un pò più dispendiosa in termini di soldi.

  • Livello di conoscenza della lingua necessario:

Per Barcelona non era richiesto un certificato di livello di lingua, ma era vivamente consigliata la conoscenza della lingua spagnola ad un livello almeno equivalente a B1/B2.

È bene arrivare almeno con una “infarinatura” generale della lingua, imparando i vocaboli principali e i tempi verbali più semplici. Personalmente, ho seguito due lezioni di spagnolo alla facoltà di lingue e poi ho proseguito da autodidatta tramite lezioni su YouTube, App e appunti di amici. Il tutto un mese prima della partenza.

In ogni caso poi, vivendo lì, la lingua si impara molto velocemente.

  • Come ho trovato gli esami all’estero:

Parlando subito della difficoltà, dipende sempre dagli esami che si scelgono. Non si può dire se sono più facili o più difficili, dipende da caso a caso. Ad ogni modo gli appunti sono reperibili senza problemi nel proprio account personale di ateneo.

Sicuramente, se non volete rischiare di non passare un esame, c’è da “sgobbare” parecchio.

Quasi tutti gli esami si componevano di una parte scritta e di un progetto(o più di uno), e gli appelli disponibili erano al massimo 2, distanziati di circa 7gg. I professori durante il semestre sono molto disponibili, effettuano 2-3 ricevimenti a settimana e organizzano anche visite guidate ad opere di interesse.

Un’ultima cosa, per quanto riguarda ingegneria civile, gli appelli si concentrano tutti nell’arco di 7-10 giorni.

  • La quotidianità oltre lo studio. Come ti sei trovato nella vita di tutti i giorni:

La vita a Barcellona è sicuramente una delle più dinamiche del mondo. Ci sono un’infinità di bar e ristoranti di qualsiasi tipologia e nazione, cinema in quasi tutte le principali lingue, discoteche, feste di quartiere, ecc..

In qualsiasi zona viviate, potete trovare tutto ciò di cui avete bisogno (supermercato, bar, ristorante, palestre, cinema, panificio, medico, ecc) ad un massimo di 10 minuti di cammino. È una città a misura d’uomo, con mezzi di trasporto efficienti e non cari (abbonamento di tre mesi a tram, metro e bus a 140€, che diventano 100 per gli under 25) che collegano tutte le zone della città a quasi tutte le ore, con molte attrazioni turistiche e popolata da gente giovane e per lo più solare che non disdegnerà due chiacchere con un italiano sconosciuto.

  • Lo consigli perchè?

Si, senza ombra di dubbio.

Io sono stato indeciso, se partire o meno, fino a 5 giorni prima, ma per fortuna, alla fine ho preso una delle migliori decisioni della mia vita. Attenzione: non partite con l’idea di andare in vacanza; perdereste solo del tempo a livello accademico e della vostra vita.

Sicuramente è un’esperienza che cambia; cambia il modo in cui ci rapportiamo con le persone, con altre culture o con una lingua nuova. Prima che un’esperienza didattica è un modo, per come la vedo io, di migliorare noi stessi, e ci aiuta ad inserirci più facilmente in un contesto internazionale. Senza contare la quantità di legami di amicizia, con persone di tutto il mondo, che si riescono ad instaurare. Oltretutto, nelle offerte di lavoro all’estero, in alcune, per gli stranieri, era richiesta una pregressa esperienza Erasmus all’interno del paese. Non vorrete più tornare.

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    L'esperienza di Enrico Ferro: esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus+ presso l' Instituto Superior de Engenharia de Lisboa (ISEL), sede distaccata dell’Instituto Politécnico de Lisboa (IPL)

    portogallo Instituto Superior de Engenharia de Lisboa (ISEL), sede distaccata dell’Instituto Politécnico de Lisboa (IPL) di Lisbona

    sede: Lisbona

    Studente: Enrico Ferro

    Corso di laurea: LM  Ingegneria Informatica e dell'Automazione

    • Cosa fare prima di partire:

    Il primo consiglio è muoversi anzi tempo per trovare gli esami che possano avere corrispondenze con quelli italiani in maniera tale da poter preparare tutta la documentazione (learning agreement, contratto Erasmus, …). Per qualsiasi problema ci si può rivolgere in primis all’Ufficio Mobilità (sempre molto disponibili) oppure al manager didattico o al responsabile Erasmus del proprio corso di studi. Un secondo aspetto molto importante è quello di trovare un alloggio; per quanto concerne questo punto ci sono essenzialmente tre possibilità: contattare l’Università ospitante e chiedere se forniscono alloggi agli studenti stranieri, cercare da casa attraverso siti appositi (come ad esempio Uniplaces) o infine partire senza alloggio e mettersi alla ricerca una volta arrivati a destinazione. Mentre nei primi due casi si accetta un po’ ad occhi chiusi (le foto non sempre sono rappresentative della realtà), nel terzo caso si ha la possibilità di visitare la casa prima di prendere una decisione, ma è utile considerare che negli ultimi anni Lisbona ha avuto un incremento di studenti davvero esponenziale e se si sceglie la terza opzione non è assolutamente semplice trovare un’abitazione vicino al centro città o vicino all’Università in quanto la maggior parte degli studenti tende a prenotare via Internet.

    • Livello di conoscenza della lingua necessario:

    Per poter studiare presso l’ISEL non è richiesto nessun livello di lingua in particolare, ma è bene fare alcune considerazioni. I corsi sono di base in portoghese (lingua parecchio ostica nonostante sia una lingua latina), ma soprattutto nel caso di corsi della magistrale, se vi sono studenti stranieri, i professori tengono le lezioni in inglese. Nel caso di corsi in portoghese invece, si può comunque richiedere al docente di farsi fornire il materiale e di sostenere l’esame in inglese. L’IPL comunque fornisce a tutti gli studenti stranieri la possibilità di seguire un corso di base di portoghese gratuito per chi sia interessato.

    • Come ho trovato gli esami all’estero:

    Dimenticate la credenza che l’Erasmus sia tutto rose e fiori e che portare a casa gli esami sia una pura formalità. Il sistema di organizzazione del lavoro è molto differente a quello a cui siamo abituati in Italia: in genere sono sempre richiesti almeno un paio di progetti ed il superamento di una prova finale per ottenere una valutazione. Il carico di studio per l’esame scritto può essere inferiore di quello medio in Italia, mentre i progetti tendono ad essere il centro dell’attività didattica (in alcuni corsi valgono anche fino al 70% della valutazione finale) e solitamente devono essere consegnati e discussi durante il periodo di lezione, fatto insolito per quanto ci riguarda.

    Corsi frequentati all’estero e relativa corrispondenza italiana: Multimedia Computational Infrastructures (Progetto di Sistemi Web), Image Processing (Esame a scelta di tipo D), Automation I e Electrical Machines Fundamentals (Automazione Industriale)

    • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

    Credo che in questo caso si debbano distinguere due tipi di vita giornaliera: quella universitaria e quella fuori dall’università. Personalmente ho trascorso molto tempo durante la settimana dentro l’università (che presenta addirittura alcune aule studio aperte 24/24 h) e devo dire che è stato davvero utile in quanto l’ISEL è dotato di molti spazi adibiti allo studio, molti dei quali molto confortevoli e che quindi permettono di rendere al meglio dal punto di vista della produttività. Anche le persone conosciute all’interno sono eccezionali: in genere i portoghesi tendono ad essere persone molto aperte, sempre pronte a dare una mano e da subito molto confidenziali. La vita extra universitaria è poi assolutamente impressionante: Lisbona è una città energica e tutta da scoprire, vecchia nelle costruzioni ma molto giovane nella gente che vi abita, complici anche i tantissimi studenti stranieri presenti nelle svariate università che vi sono in città.

    • Lo consigli perchè?

    Perché anzitutto è un’esperienza unica che a mio parere si deve assolutamente provare. Certo, soprattutto all’inizio, non è semplice entrare nei meccanismi di una cultura diversa come non è semplice utilizzare come lingua principale una che non sia la nostra. La possibilità di vivere a contatto con una marea di culture diverse, in una città assolutamente meravigliosa com’è Lisbona, rende il tutto un’esperienza che di sicuro bisognerebbe considerare di inserire nel proprio percorso accademico.

    L'esperienza di Pietro Fabbri esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus+ l’Instituto Politécnico de Lisboa (IPL)

    portogallo Instituto Politécnico (IPL) di Lisbona

     sede: Lisbona

    Studente: Pietro Fabbri

    Corso di laurea: LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione

    • Cosa fare prima di partire:

    Capire come funziona la burocrazia: Learnig Agreement, Esami convalidabili.

    Muovetevi sempre d’anticipo cercando di informarvi il prima possibile su quello che dovete fare, sia in Italia che all’estero. I tempi burocratici sono molto lenti e dovete armarvi di tanta pazienza. La segretaria dell’ufficio di mobilita’ dell'Università ospitante e’ molto disponibile, ma non mastica molto l’inglese e a volte e’ stato complicato spiegarsi. Prima di decidere di frequentare un corso, sentite il prof della materia corrispondente in italia se approva la corrispondenza e fate in modo di avere qualcosa che dimostri questo benestare (una firma sul modulo corrispondenze, da consegnare al manager didattico prima di partire, o una email per le successive eventuali modifiche).

    Cercare casa:

    Non ho scelto di alloggiare nello studentato dell’università, perchè‘ non è molto centrale, anche se dev’essere una bella esperienza perchè è’ come essere in casa con 50 persone. Le case in affitto costano tanto e se ne trovano poche disponibili; le condizioni delle case sono molto discutibili. Di sicuro e’ stata un’avventura, ma se siete amanti del comfort dovete spendere tanto, fate molta attenzione e prenotate la casa il prima possibile, con mesi di anticipo, costa meno e avete piu’ scelta. Non sottovalutate questo aspetto!

    • Livello di conoscenza della lingua necessario:

    Non e’ burocraticamente richiesto dal politecnico, tuttavia più uno sa e più capisce. Sono dell’idea che una lingua la si possa imparare bene se la si parla. A tal proposito sono presenti corsi di lingua portoghese gratuiti, incentrati sul “parlare la lingua”. In ogni caso con l’inglese ve la cavate a livello universitario e non. Il portoghese e’ una lingua piuttosto semplice da leggere, ma da ascoltare è molto complessa. Non sono riuscito a seguire un corso di lingua per una questione di sovrapposizione di lezioni, ma una lingua in più mi sarebbe piaciuto impararla. L’inglese lo si impara per forza e molte aziende apprezzano molto di più un’ottima conoscenza dell’inglese piuttosto che un voto alto. Inoltre pensate quante ricerche su google in più potete fare, conoscendo bene l’inglese...

    • Come ho trovato gli esami all’estero:

    Gli esami non sono più facili che in Italia, i professori sono comunque molto disponibili e se chiedete di fare lezione in inglese anzichè in portoghese, loro switcheranno istantaneamente lingua senza problemi, sono molto disponibili anche a fare ricevimenti extra lezione. L’università e’ un po’ fuori, ma la qualità delle lezioni è ottima, il metodo di studio è molto più “a progetto” di quello italiano, la teoria la considerano in parte, ma l’importante è “far funzionare le cose”. La votazione va da 1 a 20 e il minimo per passare e’ 10.

    Corsi frequentati all’estero e relativa corrispondenza italiana:

    Data mining and machine learning – Data mining e analytics

    Economics and business management – Economia e gestione d’impresa (prof Rubini)

    Operational research – Ricerca operativa

    • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

    Le persone sono estremamente disponibili e cordiali, più di una volta, quando ho chiesto un’indicazione, sono stato accompagnato nel posto direttamente dalla persona a cui chiedevo. Le persone di solito sanno bene l’inglese, quando però  non lo sanno è molto difficile comunicare, più volte mi è capitato di dover comunicare a gesti. Tuttavia la maggior parte di persone che ho frequentato sono studenti Erasmus o comunque non portoghesi. Il costo della vita è basso. La città e’ stupenda ed è ottima per un giovane sotto ogni punto di vista, a gennaio mi è capitato di camminare in tshirt per strada. Davvero niente da dire. Trasporti efficentissimi, con la metro sei dove vuoi in un attimo.

    • Lo consigli perchè?

    Penso che l’Erasmus dovrebbero metterlo per legge.
    Candidati al bando e al limite rinuncia poi se non te la senti, ma candidati assolutamente!
    Nessuno che conosco è mai tornato a casa deluso o nessuno che l’ha fatto l’ha mai sconsigliato. Impari l’inglese bene e lo parli tutti i giorni, senza spendere in viaggi o altro, ma semplicemente lo integri nel tuo percorso universitario. Impari a cavartela in un contesto del tutto nuovo, dove non conosci la lingua e i modi di fare.
    Studiare va bene e l’Erasmus lo si fa per quello, ma valuta che l’opportunità di vivere in un altro stato forse non ti ricapiterà’ più! Pensa a come organizzare il tuo tempo, che, una volta speso, non c’e’ una seconda volta.

    L'esperienza di Riccardo Campigotto esami sostenuti nell'ambito del progetto Erasmus+ Università di Vigo

    Flag_of_Spain.svg.png Esami presso Universidad de Vigo

     sede: Vigo

    Studente: Riccardo Campigotto

    Corso di laurea: LM Ingegneria Informatica e dell'Automazione

    • Cosa fare prima di partire:

    La cosa più importante da fare è chiedere aiuto ai ragazzi dell'ESN che sono prontissimi e preparatissimi per dare una mano e informazioni su qualsiasi cosa.

    • Livello di conoscenza della lingua necessario:

    L'ateneo non richiede nessun attestato di lingua e infatti io sono partito senza avere nessuna base di spagnolo. Dopo qualche settimana comunque si arriva a comprendere quasi tutto quello che viene spiegato in classe.

    • Come ho trovato gli esami all’estero:

    Gli esami e in generale i corsi a Vigo, come in tutta la Spagna, si compongono di una parte teorica e una parte pratica a cui viene dato molto peso. In più nell'affrontare gli esami c'è la valutazione continua ovvero vengono assegnati lavori da fare a casa o in laboratorio durante l anno accademico e corretti in classe con assegnazione di un voto che andrà a far parte del voto finale. Ho trovato quindi un approccio del tutto differente da quello in Italia però seppur con qualche difficoltà li ho sostenuti bene.

    • La quotidianità oltre lo studio. Come mi sono trovato nella vita di tutti i giorni:

    A parte la tratta in autobus di andato e ritorno di 1h e 20min complessiva ogni giorno dal lunedì al giovedì per andare a lezione al polo universitario a 15km dalla città e le lezioni appunto, il resto del tempo lo si passa in compagnia di tutti gli altri erasmus con serate ed eventi organizzati dai ragazzi di esn e facendo anche molti viaggi per la Spagna sempre se il portafoglio e gli impegni universitari lo permettono.

    • Lo consigli perchè?

    Lo consiglio assolutamente perché è un occasione per crescere e rendersi autonomi in uno Stato diverso da quello nativo, per imparare un'altra lingua e un altro modo di pensare, studiare, vivere e fare festa. E poi é un'occasione per conoscere tantissimi altri ragazzi da ogni parte del mondo.