Enrico Zannarini
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Titolo tesi - "Unione Europea e Responsibility to Protect: il ruolo svolto dall'Unione Europea in materia di prevenzione e repressione di gravi crimini internazionali"
Abstract - Il progetto di ricerca proposto mira ad analizzare il ruolo svolto dall’Unione Europea nel processo di affermazione e riconoscimento della dottrina della Responsibility to Protect, in particolare, in relazione al suo terzo pilastro nel quale si prevede, in circostanze eccezionali e, previa autorizzazione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la possibilità dell’uso della forza per ragioni umanitarie.
Nell’introduzione si ricostruirà l’attuale status della dottrina della Responsibility to Protect mediante lo studio di obblighi giuridici contenuti all’interno di strumenti normativi di diritto internazionale.
Successivamente, seguendo un approccio tematico, si svolgerà un’analisi delle singole azioni intraprese da parte dell’Unione Europea, ai fini della prevenzione e repressione di crimini internazionali, dal punto di vista sia della dimensione interna che esterna. L’analisi della dimensione interna dell’ordinamento dell’Unione costituisce un aspetto essenziale al fine di valutare la sua coerenza con le azioni e posizioni adottate dal punto di vista internazionale. In merito alla sua vertente esterna, mediante l’utilizzo del metodo cronologico, risulterà possibile individuare i principali progressi ottenuti e l’effettivo contributo fornito dall’Unione Europea in ambito PESC nell’attività di promozione e tutela dei diritti umani. All’interno di tale ambito, obiettivo primario della ricerca e, pertanto, oggetto principale dell’indagine, è comprendere la posizione assunta dall’Unione in materia di intervento umanitario. A tal fine verrà dato ampio spazio allo studio della politica di sicurezza e difesa comune la quale verrà analizzata anche alla luce delle recenti problematiche che coinvolgono l’intera comunità internazionale e alla rispettiva volontà da parte dell’Unione Europea di contribuire attivamente in tema di prevenzione e repressione di gravi violazioni dei diritti umani.
Tenendo conto del riparto di competenze fra Unione Europea e Stati membri, il ruolo dell’Unione verrà inoltre valutato in relazione alle azioni intraprese da quest’ultimi, con particolare attenzione alle decisioni riguardo la politica estera adottate dalla Francia, uno dei sei padri fondatori del processo di integrazione europea e al tempo stesso membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite al quale è attribuito potere di veto.
Per quanto concerne i risultati attesi, obiettivo centrale della ricerca proposta è determinare la dimensione giuridica della Responsibility to Protect e ricostruire il ruolo dell’Unione nel processo di affermazione e consolidamento di tale dottrina. Inoltre, essendo l’Unione Europea un soggetto di diritto internazionale, la ricerca proposta intende valutare se la sua condotta risulti conforme con gli obblighi, specialmente quelli di matrice consuetudinaria, che gravano su di essa. Da ultimo, obiettivo specifico è quello di chiarire la posizione assunta dall’Unione in merito all’intervento umanitario, elemento chiave del terzo pilastro della Responsibility to Protect, il cui effettivo riconoscimento in ambito internazionale rappresenterebbe un avanzamento significativo nel processo di prevenzione e repressione di gravi crimini internazionali.