Paolo Giuseppe Silvestri
Email - paologiuseppe.silvestri@unife.it
Titolo tesi - "La procedura di infrazione, tra prassi consolidate e prospettive di sviluppo"
Abstract - Già oggetto di studi e di ampi dibattiti dottrinali, la procedura di infrazione ex art. 258 TFUE parrebbe condannata ad un immobilismo che ne segna irrimediabilmente lo sviluppo verso una dimensione schiettamente politica, fatta di concessioni e pressioni. Il tratto della discrezionalità pare così primeggiare fra i caratteri contraddistintivi del procedimento, rimesso all’iniziativa prima ed alla gestione poi della Commissione europea. Eppure essa si inscrive in un quadro in movimento, il cui ultimo tassello è rappresentata dal c.d. “regolamento condizionalità” (Regolamento UE 2020/2092), il quale – com’è noto – condiziona l’erogazione dei fondi inerenti al Next Generation EU al rispetto dello Stato di diritto. A ciò si aggiungano risalenti interventi regolatori che incidono sui finanziamenti di cui uno Stato membro è beneficiario, sanzionando ipotesi di inottemperanza agli obblighi comunitari. Il quadro degli strumenti con funzione sanzionatoria risulta così più ricco ed articolato di quanto possa desumersi dalla semplice lettura dei Trattati. Il primo obiettivo della ricerca è dunque quello di dare unitarietà a tali strumenti, tracciandone i relativi contorni e limiti. Sarà così possibile interpretare la procedura di infrazione e la sua portata alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale attuale.
In secondo luogo, il progetto si propone di saggiare le prospettive di una nuova e diversa valorizzazione della sentenza di accertamento dell’infrazione e degli effetti che questa può produrre a livello domestico, sul piano sostanziale e processuale. Ci si interrogherà dunque sulla possibilità per gli individui di invocare nei procedimenti ad essi inerenti effetti riconducibili all’esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia. In questo senso, la procedura di infrazione potrebbe assurgere a completamento del sistema di tutela giurisdizionale che l’ordinamento comunitario mira a configurare.