Michele Fraccaroli, dal DE alla ricerca applicata

Nell'ambito del progetto brand ambassador #ioscelgoDE del Dipartimento di Ingegneria di Ferrara abbiamo dato voce alla ricerca applicata attraverso l'intervista a Michele Fraccaroli. Dopo la laurea triennale in ingegneria elettronica ed informatica e la laurea magistrale in ingegneria informatica e dell'automazione, Michele, ha continuato il suo percorso di formazione con un dottorato in scienze dell'ingegneria che gli ha permesso di approfondire le sue competenze su tematiche relative alle reti neurali attraverso collaborazioni e attività di ricerca anche per aziende partner del Dipartimento.

 

Michele, perché hai deciso di iscriverti a Ingegneria?

Mi sono iscritto ad Ingegneria perché ho da sempre avuto interesse per l’informatica e la passione per i computer e non ho avuto dubbi al momento della scelta, in più so che Ingegneria rappresenta un percorso che offre sbocchi e opportunità lavorative molto interessanti soddisfacenti.

 

Come si è svolta la tua esperienza universitaria?

Ho scelto la triennale in Ingegneria dell’Informazione e poi ho proseguito con Ingegneria informatica e dell’automazione perché credo che offra la possibilità di conoscere ed approfondire tematiche molto interessanti come l’Intelligenza artificiale che rappresentano un plus anche per il futuro professionale. In generale il mio percorso mi ha permesso di imparare teoria e pratica e mi ha fornito tutti gli strumenti per potermi misurare con il mondo del lavoro.

 

Come mai hai scelto di studiare Ingegneria a Ferrara?

Per la triennale sono andato diretto su Ferrara perché avevo avuto feedback positivi da amici e parenti sull’ateneo ferrarese, in più per una questione di comodità logistica; alla magistrale, invece, ho confrontato corsi e materie anche con altri atenei e non ho trovato grandi differenze. A questo si aggiungeva innanzitutto il fatto che a Ferrara conoscevo già l’ambiente che è più piccolo e ti permette di avere un rapporto molto più diretto con i professori (diciamo che ti consente di essere più seguito rispetto a realtà più grandi) e in secondo luogo mi ero informato sul livello qualitativo della didattica e avevo riscontrato dati molto positivi, quindi ho deciso di continuare a Ferrara anche per la magistrale.

 

Qual è stato il valore aggiunto di studiare ad Ingegneria Ferrara?

Credo che la cosa più importante sia il rapporto con i docenti che porta con sé una serie di vantaggi molto significativi, io per esempio li ho riscontrati nelle opportunità di tirocinio. Probabilmente il fatto di essere in una realtà della giusta dimensione facilita la comunicazione e anche la comprensione da parte dei docenti di quelle che sono le vere passioni di noi studenti. Nel tirocinio che ho svolto durante la magistrale, presso un’azienda di Lugo, una realtà molto competitiva che ha rappresentato una bellissima esperienza per me, sono riuscito a lavorare nel mio settore e ho fatto quello che mi piace, nello specifico mi occupavo dell’analisi di immagini tramite reti neurali (AI), ero al fianco di ingegneri che hanno saputo seguirmi, motivarmi e valorizzare le mie competenze. Questo ha significato anche che gli strumenti che mi ha fornito il Dipartimento di Ingegneria di Ferrara erano davvero efficienti e all’avanguardia.

 

Come valuti il rapporto che il DE intrattiene con le realtà imprenditoriali del territorio?

Credo che anche quello rappresenti un punto d forza del Dipartimento! Io adesso sto facendo un dottorato di ricerca e mi capita molto spesso di collaborare con aziende differenti, molto all’avanguardia che mi permettono in primo luogo di mantenermi costantemente aggiornato e al passo con i tempi rispetto a quelle che sono le mie passioni; in secondo luogo ci sono i risvolti interessanti per quanto riguarda le opportunità di placement e di ingresso nel mondo del lavoro. In questo il Dipartimento facilita molto noi studenti.

Hai accennato ai punti di Forza del DE, se li dovessi riassumere brevemente cosa diresti?

Tre caratteristiche in particolare hanno fatto la differenza per me:

  1. Il fatto che il DE sia una realtà a misura di studente, il numero contenuto degli studenti facilita l’interazione e anche il raggiungimento degli obiettivi professionali;
  2. Possibilità di affrontare diversi progetti anche in gruppo: non è il classico modo di fare didattica con tutta la teoria e poi l’esame, ma puoi mettere le mani in pasta, alla magistrale quasi tutti i corsi hanno un progetto associato che ti consente di mettere in pratica quello che studi
  3. Velocità di risposta e di feedback da parte di tutti i docenti e della struttura organizzativa che facilita il percorso di formazione

 

Un consiglio per i neodiplomati che stanno scegliendo l’Università:

  1. Scegliere un ambiente contenuto che offre più possibilità di entrare in contatto con chi ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi professionali
  2. Seguire le proprie passioni e propensioni
  3. Scegliere una facoltà che offra percorsi personalizzabili e all’avanguardia

 

Clicca qui per vedere la videointervista di Michele Fraccaroli.

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