H2020-SERPIC: progetto europeo che vuole fornire una soluzione contro la siccità e la crisi idrica

Anche il Dipartimento di Ingegneria si sta impegnando a fornire soluzioni tecniche per far fronte alla siccità, alla crisi idrica e alla scarsità di acqua specie per scopi irrigui. Nell’ambito del progetto europeo H2020 JPI SERPIC, di cui la Prof.ssa Paola Verlicchi è responsabile scientifico per UNIFE, si sta testando una nuova tecnologia per affinare l’effluente secondario di un depuratore urbano. L’obiettivo è riuscire a rimuovere, oltre ai già normati parametri di inquinamento, anche i contaminanti emergenti, inclusi i batteri e i geni antibiotico-resistenti e produrre un effluente finale idoneo per l’agricoltura, senza alcuna restrizione.

La tecnologia in fase di messa a punta consta di uno stadio di nanofiltrazione e di una disinfezione finale garantita dal biossido di cloro prodotto elettrochimicamente.

La Prof.ssa Verlicchi con il suo gruppo di ricerca in ingegneria sanitaria-ambientale (vedi foto) è responsabile della selezione e del monitoraggio dei contaminanti emergenti durante il trattamento, collabora alla predisposizione dell’impianto dimostrativo che sarà installato presso l’Università UCLM in Spagna nei prossimi mesi e il cui effluente verrà utilizzato per irrigare. Lavorerà anche alla messa a punto di un bioassay che sulla base degli effetti chimici e biologici, permetterà di stimare il rischio per l’ambiente dovuto alla presenza di contaminanti emergenti nelle acque.

Coordinatore del progetto europeo è il Fraunhofer Institute (Germania), gli altri partner del consorzio sono le Università di Castilla-La Mancha UCLM (Spagna), Porto (UP, Portogallo), Stellenbosch (US, Sud Africa), l’istituto di ricerca NIVA (Norvegia), AdP Valor (ente che gestisce il ciclo idrico, Portogallo) e Solar Spring (SME Germania).

Il progetto è iniziato il 1° settembre 2021 e durerà 36 mesi.

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