Stefano Fiorati, dal DE a Tractor Innovation Engineer in CNH Industrial

Sono Stefano Fiorati, si è laureato presso il Dipartimento di Ingegneria di Ferrara, indirizzo meccanica, e attualmente ricopre il ruolo di Tractor Innovation Engineer per CNH Industrial, azienda leader mondiale nel settore della produzione di capital goods tra cui macchine per l’agricoltura e movimento terra, camion, veicoli commerciali, autobus e veicoli speciali ecc.

 

Raccontaci del tuo percorso: perché ti sei iscritto al DE?

Mi sono iscritto ad Ingegneria per proseguire e concretizzare la mia passione per la meccanica. Dopo il diploma tecnico, infatti, ho vagliato alcune proposte per proseguire gli studi e il Dipartimento di Ingegneria di Ferrara aveva tutte le caratteristiche che stavo cercando: era comodo, dal punto di vista logistico (all’epoca abitavo in un paese in provincia di Rovigo, non distante da Ferrara, quindi non avrei dovuto fare grandi spostamenti); non mi sembrava un ambiente dispersivo, troppo grande con troppi studenti; e soprattutto, dal punto di vista della didattica, presentava le stesse materie degli altri atenei, quindi il percorso di formazione di partenza era il medesimo. Ho cominciato così la triennale in meccanica e da subito mi sono accorto della forte propensione del DE verso il mondo del lavoro: il Dipartimento ha uno stretto legame con il tessuto industriale del territorio, tanto che sia la tesi di laurea della triennale che quella della magistrale erano incentrate su un progetto di ricerca che portavo avanti per un’azienda. Dopo la laurea magistrale ho fatto un dottorato di ricerca sempre presso il DE, ed è stata la migliore scelta che potessi fare, ho lavorato su diversi progetti con svariate aziende e questo mi ha permesso, oltre che di incrementare le mie competenze tecniche, anche di misurarmi spesso con ambienti professionali, nonostante io venissi dal mondo della ricerca.

 

Come sei arrivato a CNH Industrial?

Il famoso “contatto con le aziende” mi ha fatto avviare un progetto proprio con CNH Industrial: nel 2009 ho iniziato il dottorato Europeo grazie alla collaborazione dell’università di Ferrara con quella di Leuven in Belgio. Il progetto del mio dottorato era finanziato da CNH Belgio (mietitrebbie) per cui ho potuto lavorare per circa due anni a contatto con l’azienda CNH. Una volta rientrato in Italia, ho discusso il dottorato e a Luglio 2011 sono stato assunto da CNH Italia per lavorare nel gruppo di R&D (Innovation) trattori.

Sono entrato come progettista meccanico nel 2011 all’interno del gruppo Tractor Innovation e nel 2014 ho ottenuto la responsabilità di quel gruppo a livello globale. Sono entrato come progettista meccanico nel 2011 all’interno del gruppo Tractor Innovation e nel 2014 ho ottenuto la responsabilità di quel gruppo a livello globale.

 

Di cosa ti occupi in CNH industrial, qual è la tua giornata tipo?

Io sono Tractor Innovation Manager cioè gestisco il team di risorse che in azienda si occupa della ricerca e dell’individuazione, nonchè dello sviluppo di soluzioni innovative per migliorare le prestazioni dei prodotti della gamma “trattore”. Diciamo che la mia è una giornata molto intensa, rispetto a quando ero progettista meccanico, la mia routine è composta per l’80% del tempo da conference call di allineamento coni diversi team di lavoro (CNH è una multinazionale, ha sede in tutto il mondo, quindi mi trovo spesso a confrontarmi e coordinare team che sono all’estero), e per il restante 20% da attività di ricerca: progettazione, calcolo sperimentale, disegno ecc. A questo si aggiungono un paio di ore di macchina al giorno, perché sono di Ferrara e lavoro a Modena...ma mi piace quello che faccio, il mio è un lavoro sfidante di continua crescita, non si smette mai di imparare e ne vado molto orgoglioso.

 

Quali sono i valori aggiunti che hai trovato al DE?

Tre caratteristiche in particolare hanno fatto la differenza per me:

  1. La facilità di interazione con i docenti. Il fatto che il Dipartimento sia a “misura di studente” mi ha consentito di contattare e interfacciarmi velocemente con i docenti, di avere le risposte o i chiarimenti di cui avevo bisogno in tempi rapidissimi. Questo rapporto facilita la preparazione tecnica, ho trovato davvero molta disponibilità.
  2. La seconda caratteristica è la vicinanza con il tessuto economico del territorio: studiare Ingegneria a Ferrara mi ha permesso fin dai primi anni di entrare in contatto con le aziende e quindi con il mondo del lavoro. Il dipartimento ha una stretta rete di relazioni con moltissime aziende e questa forte connessione facilita l’ingresso nel mondo del lavoro.
  3. La terza caratteristica è la preparazione umana che è in grado di fornire il DE. La cosa di cui mi sono reso conto immediatamente quando ho cominciato a lavorare in azienda è stata la capacità di lavorare in autonomia. Non è scontato entrare in un ambiente nuovo ed essere in grado di organizzare e gestire velocemente il proprio lavoro; e sono certo di aver acquisito questa capacità proprio perché al DE sono sempre stato abituato a relazionarmi con le aziende, a capirne i meccanismi.

 

Un consiglio per i neodiplomati che stanno scegliendo l’Università:

  1. Considerare che una realtà “più piccola”, a parità di competenze tecniche, ti offre la possibilità di sfruttare a pieno la rete di relazioni e contatti che ruotano attorno all’ecosistema universitario, inteso come possibilità di studio all’estero, possibilità di fare ricerca, possibilità di fare carriera.
  2. Considerare il numero di aziende con cui l’Università di interesse è in contatto.
  3. Considerare la possibilità effettuare una carriera universitaria completa, almeno fino al dottorato: dal mio punto di vista è stata la carta vincente che mi ha consentito di arrivare dove sono e di fare un lavoro che ritengo, stimolante e appagante.

 

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